La chiamata di Levi

di Ernst-August Bremicker

Levi, chiamato e conosciuto anche come Matteo, è stato uno dei discepoli di Gesù. Ha inoltre scritto il Vangelo che presenta il Signore Gesù come il Re promesso, venuto sulla terra per salvare dai loro peccati il Suo popolo terreno, Israele. I vangeli descrivono il suo primo incontro con il Signore Gesù e la sua chiamata per essere un discepolo. Alcuni brevi pensieri su quanto ci viene narrato nel vangelo di Marco.

“Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la gente andava da Lui, ed egli insegnava loro. E, passando vide Levi, figlio d’Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “SeguiMi”. Ed egli, alzatosi, lo seguì” (Marco 2:13-14).

Durante il Suo instancabile ministerio come Servitore Perfetto, il Signore Gesù ha visitato molte volte le zone limitrofe al lago di Gennezaret. Lì, probabilmente in un’area riservata al commercio, trovò Levi che svolgeva il proprio lavoro come esattore delle tasse. Nella società giudaica di quel tempo, gli esattori delle tasse erano disprezzati e considerati come peccatori perché collaboravano con la potenza occupatrice, i Romani, riscuotendo le tasse per loro conto

Non sappiamo se Levi avesse già sentito parlare dell’Uomo di Nazaret, comunque sia la sua reazione fu spontanea ed immediata alle parole di invito, “seguimi”, a lui rivolte dal Signore Gesù. Levi fu sopraffatto ed all’improvviso la sua vita fu stravolta. Da quel momento tutto sarebbe cambiato, quindi lasciò ogni cosa, così come era, per seguire quell’Uomo che lo aveva chiamato.

Se osserviamo attentamente potremmo notare, prima di tutto, tre cose fatte dal Signore Gesù e successivamente tre cose fatte da Levi, che possono essere di insegnamento per noi.

Cosa fece il Signore Gesù

  1. Gesù stava passando. Durante il cammino percorso dal Signore Gesù, lo Straniero Celeste, niente è frutto del caso. Ogni aspetto del Suo servizio su questa terra aveva uno scopo preciso: ogni cosa fatta, il momento, il modo in cui fu fatta, e lo scopo per cui fu fatta. L’incontro con Levi, proprio quel giorno, mentre era seduto al banco della gabella, era quindi parte del piano divino. Il Signore voleva chiamarlo, affinché Levi, da quel momento in poi Lo potesse seguire.

Proviamo ad applicare tutto questo a noi stessi, non dovremmo mai dimenticarci che il Signore si avvicina e chiama anche noi. Il Suo intento non è solo quello di salvarci dalla punizione e dalla morte eterna a causa dei nostri peccati, ma ci chiama a seguirLo qui sulla terra dove Egli è attualmente rifiutato.

  1. Gesù lo vide. Quando il Signore Gesù era su questa terra vedeva la miseria e la disperazione dell’uomo e come desiderasse guarigione e pace; era in grado di vedere tutto ciò più di chiunque altro. Non solo guardava all’aspetto esteriore ma il suo sguardo era focalizzato sulla radice del problema. Egli vedeva e conosceva il cuore di Levi. Lo sguardo intenso del Signore deve aver colpito, Levi perché si alzò immediatamente dal proprio sgabello per seguire lo Straniero.

Il Signore Gesù non è più fisicamente su questa terra, pertanto non possiamo vedere il modo in cui  guarda gli uomini. Comunque, ancora oggi, Egli scruta i cuori delle persone in un modo spirituale e conosce la loro condizione. Possa il Suo sguardo riscaldare e far ardere i nostri cuori per Lui, in modo che, come Levi possiamo seguirLo.

 

  1. Gesù gli parlò. Il Signore Gesù non esitò ad avere un contatto con questo esattore delle tasse disprezzato da tutti. Si rivolse a lui e Gli parlò. I farisei e gli scribi si sentivano talmente superiori a uomini come Levi, al punto da ignorarli ogni volta che potevano, ma non era così per il nostro Signore Gesù. Egli conosceva i loro bisogni ed era li per aiutarli. Non disse molto, solo “seguimi”, ma fu sufficiente per dare una nuova prospettiva di vita a Levi.

Anche questo si applica a noi. In un certo senso anche noi udiamo il Signore Gesù parlare, attraverso la Sua Parola, la Sacra Bibbia, Egli parla da ognuno di noi per motivarci e spronarci a seguirLo.  Nessuno è troppo buono o troppo grande, troppo cattivo o troppo piccolo per non essere Suo discepolo. Siamo tutti chiamati a seguirLo su questa terra fino al momento in cui saremo con Lui nella gloria.

Cosa fece Levi

  1. Era seduto al banco delle imposte. Era il suo lavoro giornaliero quello di riscuotere le tasse dai Giudei per conto dei Romani. Non vi è nessun dubbio, che in quei giorni, un uomo avrebbe potuto fare degli ottimi guadagni con quella professione. Era seduto lì a svolgere il proprio lavoro, possiamo pensare che fosse a suo agio in quel mondo (finanziario) e che la sua professione riempisse la propria vita.

Per natura ogni uomo si sente a proprio agio in questo mondo, si sente a casa sua e le cose che questa terra offre riempiono la sua vita. Le cose che ci legano a questo mondo variano da persona a persona: denaro, fama, prestigio nel proprio lavoro, vita familiare, divertimento, hobby, sport, musica o qualsiasi altra cosa. Tutto ci tiene impegnati e sarà sempre un impedimento a seguire Gesù.

  1. Si alzò. Le parole del Signore colpirono Levi a tal punto che si alzò e lasciò tutto quello che aveva occupato la propria vita fino a quel momento. Da quel momento in poi, seguire il Signore Gesù fu più importante di qualsiasi altra cosa.

Se vogliamo seguire il Signore Gesù allora anche noi dobbiamo alzarci e rinunciare a cose, che fino a quel momento, sono state molto importanti per noi. Tutto questo è illustrato molto bene nella vita dell’apostolo Paolo (Filippesi 3). Ha dovuto rinunciare a molte cose, non tutte necessariamente cose cattive, in modo da essere pienamente concentrato sul Signore Gesù. Possiamo vedere questo anche nel suo ministerio, quando predicò l’evangelo ad Efeso, gli abitanti del luogo bruciarono i loro libri di arti magiche (Atti 19:19), dovevano chiudere con la loro vecchia vita legata alla magia e alla stregoneria. I nostri problemi potrebbero essere completamente differenti, da quelli degli abitanti di Efeso, ma dobbiamo affrontare le questioni che possono impedirci di alzarci e seguire il Signore Gesù. Alzarsi richiede sempre energia spirituale e solo chi risponde con fede alla chiamata possono fare questo.

  1. Seguì il Signore Gesù. È vero che Levi ha dovuto rinunciare a molto, la sua vecchia vita di esattore delle tasse non esiste più, ma ha potuto rinunciarvi perché aveva un nuovo obiettivo. Seguire Gesù rappresentava per Levi molto di più di quello che si era lasciato dietro, perché il Signore riempiva la sua vita. Levi smise di seguire i propri interessi e la sua strada, la sua vita aveva una nuova direzione e seguì Colui che lo aveva trovato e chiamato.

Seguire il Signore Gesù che, in questo mondo, è ancora rifiutato, sarà possibile solo se abbiamo realizzato che ciò risulta essere un guadagno maggiore a quanto dobbiamo rinunciare; guadagniamo la Persona più magnifica, Colui che ci ama ed è morto per noi. Non vi è ombra di dubbio che Egli ci accompagnerà nella nostra vita, ma la vera domanda che dovremo porci è se siamo pronti a seguirLo nelle orme che ci ha lasciato (1Pietro 2:21). SeguirLo è una decisione personale. Levi prese questa decisione una volta e per sempre e lo stesso fece Paolo, non smisero mai di seguirLo e le loro vite possono essere descritte con una parola: Cristo! (Filippesi 1:21).

Forse, tutti noi, dichiariamo che stiamo seguendo il Signore Gesù, ma questo corrisponde alla realtà della nostra vita? Stiamo sperimentando come Levi quali sono le conseguenze di questa scelta? Seguire Gesù non è solo una pura confessione o combattere per una buona idea, una religione o una dottrina. Seguiamo una Persona che dovrebbe essere l’oggetto dell’interesse del nostro amore. Non seguiamo uomini, che pure possano essere intellettualmente dotati ed affascinanti, seguiamo il Signore Gesù. Più apprezziamo la grandezza e la magnificenza di questa Persona unica, più tutti gli altri interessi passeranno in secondo piano.

Oggi il Signore Gesù sta ancora chiamando persone che Lo seguano e se rispondiamo al Suo appello le nostre vite cambieranno completamente. Abbiamo realmente udito la Sua voce e Lo stiamo davvero seguendo? Ancora una volta ricordiamo che farlo ha delle conseguenze, ma ne vale davvero la pena. Dovremo rinunciare a delle cose e lasciarle dietro di noi, ma guadagneremo molto di più nel seguire le Sue orme. Possa l’esempio di Levi incoraggiarci ad alzarci e seguire il nostro meraviglioso Signore.