Panoramica del libro della Genesi

Tratto da “Vue d’ensemble de l’Ancien Testament” di Arend Remmers

 Pubblicato da  EBLC Ἐditions Bibles Et Littérature Chrétienne Vevey 

Il libro della Genesi

50 capitoli

  1. Autore e data di redazione

Secondo la tradizione, Mosé sarebbe l’autore non solo del libro della Genesi, ma di tutto il Pentateuco (termine che deriva dal greco pente “cinque” e teuchos “recipiente per rotoli”, che indica i cinque libri scritti da Mosé). Mosé fu il testimone oculare degli eventi riportati nel libro dell’Esodo, del Levitico, dei Numeri e del Deuteronomio, ed è anche, in parte, il personaggio centrale di questi libri. Per quanto riguarda la redazione della Genesi, Mosè disponeva senza dubbio, oltre alle rivelazioni dirette di Dio (per esempio nel racconto della creazione del mondo in Genesi 1 ; 2), di documenti risalenti al tempo dei patriarchi (per esempio le genealogie, cfr. Genesi 5; 10; 11; 36). Quest’uomo era un profeta e scrisse guidato dallo Spirito Santo di Dio. Le parole di Pietro, nel primo capitolo della sua seconda epistola, si applicano dunque anche a lui: “Degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo” (v.21).

Mosè visse intorno al 1500-1400 a.C. e in quell’epoca la scrittura geroglifica, risalente al terzo millennio a.C., in Egitto era  già molto sviluppata. La scrittura pittografica sumera e quella cuneiforme assiro-babilonese risalgono ugualmente a questo periodo.

Da sempre, i miti sumero-accadici e assiro-babilonesi che parlano della Creazione e del Diluvio (ad esempio, il ciclo epico Gilgamesh) sono stati messi a confronto con i corrispettivi racconti biblici e di frequente sono stati considerati i modelli ispiratori di questi ultimi; ma la presenza delle numerose divinità in questi antichi racconti, scritti dagli uomini, è in assoluto contrasto con la semplicità e la chiarezza dei termini utilizzati nelle Sacre Scritture. Quegli antichi testi mostrano tuttavia che i popoli pagani in questione avevano conservato un vago ricordo dei principi del mondo che poi tramandarono per iscritto, secondo la loro immaginazione e influenzati dall’idolatria, nella forma che è giunta fino a noi. Così pure la venerazione del serpente, diffusa nel mondo intero in molti culti idolatri nell’antichità e, in parte, esistente ancora oggi, è una prova dell’astuzia di Satana per attirare gli uomini a sé, allontanandoli dall’adorazione dell’unico vero Dio (cfr. Genesi 3:1; Apocalisse 12:9).

La tradizione, secondo la quale i primi cinque libri della Bibbia sono stati scritti da Mosé, trova le sue origini nella parola di Dio stessa. Il termine “legge” non si riferisce unicamente ai comandamenti che Mosé ricevette da Dio sul monte Sinai. Già nell’Antico Testamento questa espressione è spesso utilizzata per indicare il Pentateuco (Cfr. Giosuè 1:7; 8:31; Giudici 3:4; 1 Re 2:3; 2 Cronache 23:18; Esdra 3:2; Neemia 8:1; Daniele 9:11; Malachia 4:4).

Nei vangeli, il Signore Gesù afferma che Mosé è l’autore di questi libri (Luca 24:27, 44; Giovanni 5:46-47) e Paolo, che parla tanto di legge, la chiama a più riprese “la legge di Mosé” (Romani 10:5; 1Corinzi 9:9; Ebrei 10:28).

Due brani del Nuovo Testamento mostrano chiaramente che l’espressione “legge” o “legge di Mosé” si riferisce, di fatto, anche alla Genesi: 1 Corinzi 14:34 non può che riferirsi all’ordine divino di Genesi 2:18; 3:16, poiché la legge del Sinai non dà nessun comandamento formale per quanto riguarda la sottomissione della donna; e infine in Galati 4 dal v.21 Paolo cita la storia di Isacco e Ismaele (Genesi 16; 21). In entrambi i casi, si parla della legge.

  1. Il suo scopo

La Genesi (da Genesis “principio”, “cambiamento”) è il libro degli inizi. Contiene il “germoglio” di tutte le vie di Dio nei confronti del mondo, i principi delle relazioni di Dio con gli uomini e anticipa, in modo figurato, tutte le successive rivelazioni divine.

La Genesi descrive la creazione del mondo, la caduta del primo uomo nel peccato e le sue conseguenze; ma con la maledizione troviamo anche immediatamente la prima chiara allusione al Redentore. Vediamo la giustizia di Dio nel diluvio, ma allo stesso tempo l’elezione della grazia e la vita di fede di Abramo. La storia di Isacco ci parla del figlio diletto del padre che deve essere offerto in sacrificio; quella di Giuseppe e dei suoi fratelli presenta tutto il cammino di Israele con il suo Messia. I racconti biografici dei patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe mostrano d’altro canto la vita di fede personale. La tenda è il simbolo del credente che è pellegrino e straniero in questo mondo, egli non ha una patria perché ricerca quella futura. L’altare rappresenta invece la comunione con l’unico vero Dio e l’adorazione che gli è dovuta.

  1. Le particolarità

a) I nomi di Dio

In linea generale, non soltanto nella Genesi ma in tutto l’Antico testamento, Dio è chiamato in due diversi modi: Dio (in ebraico “Elohim”) e Geova (in ebraico “YHWH”, l’Eterno, che probabilmente si pronuncia “Yavéh”). Contrariamente a ciò che numerosi critici pensano, l’impiego di questi due nomi non afferma l’esistenza di diversi autori o di diversi racconti uniti tra loro in un secondo tempo dai ricercatori, ma è una testimonianza dell’ispirazione divina delle sante Scritture. Laddove l’onnipotenza del Creatore deve essere resa evidente troviamo la parola “Dio”, ma non appena Dio, nella sua grazia, si rivolge all’uomo, è chiamato “Eterno”. Cosi in Genesi 7:16, dopo l’entrata di Noè nell’arca, leggiamo: “…come Dio aveva comandato a Noè; poi l’Eterno chiuse la porta dietro di lui”.

b) “Toledoth”

Le undici ripetizioni della parola ebraica toledoth (discendenza, storia), al termine o come introduzione di un racconto, creano una suddivisione del libro della Genesi. Ritroviamo delle indicazioni stereotipate di questo genere nelle biblioteche di tavolette cuneiformi mesopotamiche. La parola toledoth è ripetuta nei brani seguenti:

  1. Genesi 2:4: “Queste sono le origini del cielo e della terra”
  2. Genesi 5:1: “Questo è il libro della genealogia di Adamo”
  3. Genesi 6:9: “Questa è la storia di Noè”
  4. Genesi 10:1: “Questa è la discendenza dei figli di Noè”
  5. Genesi 11:10: “Questa è la discendenza di Sem”
  6. Genesi 11:27: “Questa è la discendenza di Terach”
  7. Genesi 25:12: “Questa è la discendenza di Ismaele”
  8. Genesi 25:19: “Questa è la discendenza di Isacco”
  9. Genesi 36:1: “Questa è la discendenza di Esaù”
  10. Genesi 36:9: “Questa è la discendenza di Esaù”
  11. Genesi 37:2: “Questa è la discendenza di Giacobbe”

c) Sette biografie

La Genesi contiene le biografie di sette credenti: Adamo, Enoc, Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. Questi racconti determinano in ugual modo la divisione del libro.

Analisi schematica del contenuto

I. Genesi 1-11: La storia primitiva

1)Capitoli da 1 a 5 Dalla creazione al diluvio

a) Capitoli da 1:1 a 2:25 La creazione

Capitolo 1 I primi sei giorni della creazione (racconto generico)

Capitolo 2 La creazione dell’uomo (racconto specifico)

b) Capitoli da 3:1 a 4:7 La caduta e le sue conseguenze (Romani 5:12)

Capitolo 3 Tentazione, caduta, giudizio e grazia

Capitolo 4:1-7 Caino e Abele: il primo sacrificio, il primo omicidio e la prima città

c) Capitoli da 4: 8 a 5:32 Caino e Set: due discendenti di Adamo (1Corinzi 15:46)

2)Capitoli da 6 a 11 Da Noè ad Abramo

a) Capitoli 6:1 a 8:14 Il diluvio

Capitolo 6 La costruzione dell’arca (Matteo 24:38-39; 2Pietro 3:3-10)

Capitolo 7 Il diluvio: giudizio e salvezza

Capitolo 8:1-14 La fine del diluvio

b) Capitoli da 8:15 a 10:32 Noè e i suoi discendenti

Capitolo 8, 15-22 Noè sulla “nuova” terra

Capitolo 9 Istituzione dell’autorità e morte di Noè

Capitolo 10 Quadro dei popoli: i discendenti di Iafet, Cam e Sem

c) Capitolo 11:1-26 La Torre di Babele, la famiglia di Abramo

d) Capitolo 11:27-32 La famiglia di Tera

II. Genesi 12-50: La storia dei patriarchi

  1. Capitoli da 12:1 a 21:34 Abramo, il padre di tutti i credenti (Romani 4)

a) Capitoli da 12:1 a 14:24 Chiamata di Abramo e manifestazione della vita di fede

Capitolo 12 Traversata di Canaan per fede da parte di Abramo e caduta in Egitto

Capitolo 13 La scelta di Lot e la parte di Abramo

Capitolo 14 Abramo libera Lot e incontra Melchisedec (Ebrei 7 dal v.1)

b) Capitoli da 15:1 a 21:34 Le esperienze di Abramo con Dio

Capitolo 15 Dio promette ad Abramo un figlio e un’eredità

Capitolo 16 Agar e Ismaele: La legge e la carne (Galati 4:21-31)

Capitolo 17 Rinnovamento della promessa e istituzione della circoncisione; assegnazione dei nuovi nomi (Abraamo e Sara)

Capitolo 18 Comunione con Dio e  intercessione per Sodoma

Capitolo 19 Distruzione di Sodoma e Gomorra; liberazione di Lot; origine di Moab e dei figli di Ammon

Capitolo 20 Mancanza di Abraamo nei confronti di Abimelec

Capitolo 21 Nascita d’Isacco e separazione da Agar e Ismaele

2) Capitoli da 22:1 a 26:33 Isacco, il figlio della promessa

a) Capitoli da 22:1 a 25:18 Abraamo e Isacco: una visione profetica

Capitolo 22 Il sacrificio d’ Isacco (Romani 8,32): La morte di Cristo

Capitolo 23 Morte e sepoltura di Sara: interruzioni delle relazioni di Dio con Israele come popolo

Capitolo 24 Isacco sposa Rebecca: la chiamata della sposa

Capitolo 25:1-18 Il secondo matrimonio di Abraamo l’eredità di Isacco: il Millennio

b) Capitolo 25:19-34 I figli di Isacco, Esaù e Giacobbe: l’elezione della grazia (Romani 9,6-14)

c) Capitolo 26:1-33 Isacco nel paese dei Filistei: caduta e benedizione

3) Capitoli da 26:34 a 37:1 Giacobbe-Israele o l’insegnamento dello Spirito

a) Capitoli da 26:34 a 28:22 Esaù e Giacobbe

Capitolo 26:34-35 Le mogli di Esaù

Capitolo 27 Giacobbe usurpa la benedizione

Capitolo 28 Fuga di Giacobbe in Mesopotamia

b) Capitoli da 29:1 a 31:55 Giacobbe in casa di Labano

Capitolo 29 Giacobbe sposa Lea e Rachele

Capitolo 30 I figli di Giacobbe

Capitolo 31 Giacobbe ritorna nel paese di Canaan

c) Capitoli da 32:1 a 37:1 Giacobbe nel paese di Canaan

Capitolo 32 Lotta di Giacobbe con Dio che gli dà un nuovo nome (Israele)

Capitolo 33 Giacobbe incontra Esaù

Capitolo 34 Dina e Sichem

Capitolo 35 Giacobbe sale a Betel; nascita di Beniamino e morte di Rachele

Capitoli da 36:1 a 37:1 Esaù e i suoi discendenti; conclusione

4Capitoli da 37:2 a 50:26 Giuseppe, figura di Cristo rifiutato e glorificato
a) Capitolo 37:2-36 Sogni di Giuseppe e cattività in Egitto
b) Capitolo 38:1-30 Giuda e Tamar
c) Capitoli da 39:1 a 41:57 Umiliazione ed innalzamento di Giuseppe

Capitolo 39 Giuseppe e la moglie di Potifar

Capitolo 40 Giuseppe interpreta i sogni dei servi del Faraone

Capitolo 41 I sogni del Faraone e liberazione di Giuseppe

d) Capitoli da 42:1 a 47:31 I sette anni di carestia

Capitolo 42 I fratelli di Giuseppe in Egitto

Capitolo 43 Il secondo viaggio dei fratelli in Egitto

Capitolo 44 Risveglio della coscienza dei fratelli

Capitolo 45 Giacobbe si fa riconoscere

Capitolo 46 Giacobbe scende in Egitto

Capitolo 47 Giacobbe benedice il Faraone, Giuseppe il “Salvatore del mondo”

e) capitoli da 48:1 a 50:26 La fine di Giacobbe e di Giuseppe

Capitolo 48 Giacobbe benedice Efraim e Manasse

Capitolo 49 Giacobbe benedice i suoi dodici figli e muore

Capitolo 50 Sepoltura di Giacobbe e morte di Giuseppe: La speranza dell’eredità.

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