Qual è la religione giusta? Di che religione sei?

Per rispondere a queste domande dobbiamo prima chiarire cosa vuol dire “religione”, quante ne esistono, e verificare poi nella Bibbia se è parlato di religione.

Iniziamo quindi col definire il termine religione.

Contrariamente a quanto si pensa il termine religione non ha una chiara e univoca derivazione etimologica. Esistono diverse spiegazioni non sempre concordanti tra loro. Riteniamo però utile soffermarci solo su alcuni significati:

  • Rapporto variamente identificabile in sentimenti e manifestazioni di omaggio, venerazione e adorazione che lega l’uomo a quanto egli ritiene sacro e divino.
  • Ogni culto in quanto determinato da contenuti di fede
  • Condotta morale associata a retti principi morali

Con questo termine quindi si intende un insieme di regole, precetti, manifestazioni che hanno come scopo il rapportarsi con una divinità. Spesso la religione diventa un sistema, un’organizzazione che condiziona la vita socio-politica di una nazione o popolo.

Esistono tante religioni nel mondo; ogni nazione, popolo o tribù ha la propria religione, qualcosa che li rapporti al sacro, al mondo spirituale e invisibile.

Sorge allora spontanea la domanda: da cosa nasce questo bisogno di religiosità?

Dal fatto che l’uomo di qualsiasi razza, popolo o nazione sente il bisogno di cercare un Dio, un essere superiore. Contempla il creato e vi scorge la mano di un essere superiore che governa le sue leggi. L’uomo ha la coscienza che lo rimprovera, non si sente a posto e cerca quindi una forma, un modo per soddisfare il bisogno di relazione con un dio e mettere a tacere la sua coscienza.

In questa ricerca ognuno cerca il modo, il sistema che più lo soddisfa, quindi lo adatta alle sue esigenze e si costruisce la propria religione. L’importante è placare il dio che in molte religioni esige, condanna, manda punizioni sui mortali. (Atti 17:22). Da questa mescolanza di sentimenti, esigenze, nascono le varie religioni definite monoteiste, politeiste, animiste o altro.

La religione è quindi un’invenzione umana per lenire i sentimenti di colpa e soddisfare il bisogno di spiritualità che è in ogni uomo. Essendo dunque qualcosa che deriva dall’uomo,  non potrà mai soddisfare nèi suoi veri bisogni né le esigenze di Dio.

Molte persone, nei  paesi che si dicono cristiani,  pensano che l’appartenenza alla religione cristiana, testimoniata spesso da un battesimo rituale ma privo di significato, sia  un motivo sufficiente per fregiarsi del titolo di  “cristiani” e quindi essere in qualche modo in relazione con Dio. Ma se si chiede loro  se sono certi della salvezza, se conoscono la Bibbia, se l’hanno letta, se sono a conoscenza di essere peccatori sotto giudizio ecc… la risposta sarà sempre la stessa: No, non so, io penso, spero…

Appare quindi evidente che la religione non porta alcun beneficio all’anima; molti, con ragione,  affermano che le differenti religioni hanno portato solo guerre e distruzioni. Inoltre il numero così elevato di religioni confonde le idee e rende pressoché impossibile sia valutare che scegliere. La religione non ha mai salvato nessuno.

Grazie siano rese a Dio che nella sua Parola non ci insegna di aderire ad una religione, ma ci invita ad avere una relazione personale con Lui attraverso l’opera della croce, attraverso l’Evangelo, quella buona notizia che gli angeli hanno proclamato alla nascita del Signore: “Oggi nella città di Davide vi è nato un Salvatore che è il Cristo, il Signore”.

Quando compariremo davanti a Dio, Lui non ci chiederà: “di che religione sei?” ma ci chiederà invece cosa ne abbiamo fatto del suo Figlio Gesù Cristo che Lui ha mandato per la nostra salvezza.

Possiamo dire che la religione e l’Evangelo sono due cose completamente diverse e spesso in opposizione l’una con l’altra.

Quali sono le differenze? Eccone alcune:

RELIGIONE EVANGELO
Tante religioni. Un solo Evangelo
Opera dell’uomo. Rivelazione di Dio
Ciò che l’uomo cerca di fare per Dio. Ciò che Dio ha fatto per l’uomo.
E’ l’uomo che  parla all’uomo. E’ la buona notizia di Dio agli uomini.
L’uomo che con la propria giustizia vuole salire in cielo con la speranza di incontrare Dio. Dio che è sceso sulla terra in Cristo per incontrare i peccatori e portarli in cielo.
Lascia l’uomo com’è: un peccatore perduto Fa dell’uomo (peccatore perdonato) un figlio di Dio.
Riforma l’esteriore. Trasforma l’interiore.
Un modo di vivere. E’ vera vita.
Non ha la capacità di salvare nessuno. E’ la  “potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede”.

Nella Bibbia troviamo pochi versetti che parlano di religione. Eccone alcuni:

Atti 2:5 “Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo”;

Atti 17:22 “…vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi”;

Atti 25:19 “Essi avevano contro di lui (Paolo) certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesù,  morto, che Paolo affermava essere vivo”;

Atti 26:5 “…sanno, se pure vogliono renderne testimonianza che, secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo”;

Giacomo 1:26,27 “Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna se stesso, la sua religione è vana. La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo”.

Dall’esame dei versetti citati rileviamo che il termine religioso o religione è citato per indicare una forma esteriore, senza fondamento.

Nell’ultima citazione abbiamo l’unico versetto della Bibbia che dà una esemplificazione di quello che dovrebbe essere la religione:

  1. soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni” cioè manifestare l’amore per il prossimo.
  2. conservarsi puri dal mondo” cioè manifestare una santità che onora Dio (la pietà)

Questa è la vera religione pura e senza macchia: avere una relazione personale con Dio per mezzo di Gesù Cristo.

I primi credenti seguivano il Signore Gesù Cristo, i suoi insegnamenti e non una forma religiosa. La Bibbia ci dice che fu ad Antiochia che i credenti vennero chiamati per la prima volta “cristiani” cioè seguaci del Cristo. (Atti 11:26). Che bello sarebbe se le persone che ci conoscono ci chiamassero “cristiani” perché vedono nel nostro comportamento, nel nostro modo di esprimerci delle caratteristiche del Cristo. Che  testimonianza efficace sarebbe!

Spesso ci viene rivolta la domanda: di che religione sei? Evangelico, protestante, testimone di Geova? Come rispondiamo? Dovremmo essere pronti a rispondere che non  seguiamo una particolare religione, ma il Signore Gesù che ci ha salvati. Ovviamente, data la grande confusione esistente, le persone che ci rivolgono queste domande, vogliono capire se siamo cattolici o altro e dietro la loro insistenza potremmo anche dire che gli altri ci chiamano evangelici ma poi aggiungere quello che abbiamo detto prima: l’importante non è seguire una religione ma una persona: il Signore e poter dire di lui che è il nostro (mio) Salvatore.

Nel cielo ci saranno solo dei credenti salvati per grazia mediante la fede nell’opera della croce e non dei seguaci di una religione.