Come riconoscere la volontà di Dio

di L. M. Grant

Articolo tratto dal mensile IL MESSAGGERO CRISTIANO del 02-2008

Il Signore Gesù è il nostro modello perfetto. Se vogliamo conoscere la volontà di Dio, consideriamo lui e impareremo le lezioni migliori. Sono sue queste parole: “Dio mio, desidero fare la tua volontà” (Salmo 40 :8), “Ecco, vengo per fare la tua volontà” (Ebrei 10:9).

Ma è possibile che sia adempiuta la volontà di Dio sulla terra, dove la volontà dell’uomo si oppone con orgoglio a quella di Dio e dove ribellione, confusione e corruzione progrediscono ovunque? L’unica risposta positiva si trova in Colui che è stato quaggiù l’umile uomo di dolore. Egli è stato fedele, ubbidiente e devoto alla volontà di Dio in ogni dettaglio della sua vita di fede. Il punto culminante di tale ubbidienza è stato la croce; lì ha accettato di sacrificare se stesso, perché Dio potesse essere glorificato nella salvezza di innumerevoli peccatori.

La volontà di Dio nei suoi piani di grazia

Possiamo conoscere la volontà di Dio? In molti casi certamente sì. Ma la possiamo conoscere in modo assoluto solo quando è rivelata nelle Scritture. Così, è “secondo il disegno benevolo della sua volontà” che siamo stati predestinati all’immensa benedizione di essere adottati da Dio come suoi figli (Efesini 1:5). Così pure, per quanto riguarda la sua Chiesa, “Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto” (1 Corinzi 12:18). La Parola ci rivela molte grandi benedizioni divine che sono state date ai credenti e ci dice che la sua volontà le ha decretate per noi. Abbiamo proprio motivo di rallegrarci nelle ricchezze della sua gloria e della sua grazia, e nell’ineffabile bellezza della volontà di un Dio salvatore.

La volontà di Dio quanto ai principi che regolano il nostro comportamento

Nella sua Parola, Dio ci fa conoscere anche la sua volontà su molti punti che riguardano la nostra vita quotidiana. Su questo ci dà una certezza assoluta. Ma da parte nostra dobbiamo domandarci: Troviamo sempre il nostro piacere in questa volontà di Dio per regolare il nostro modo di agire? E’ scritto, ad esempio: “Questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione” (1 Tessalonicesi 4:3). E qui le cose sono chiare. Ma anche in altri campi sono numerosi i passi che ci indicano con chiarezza quale tipo di comportamento sia giusto. Leggiamoli sovente e meditiamoli, in modo che ci diventino famigliari. Su tanti soggetti, dunque, possiamo conoscere quale sia la volontà di Dio, poiché Egli lo dichiara espressamente. Ma non è sempre così.

Il Signore Gesù conosceva la volontà di Dio e, ancora di più, la compiva. Egli diceva: “Se uno vuol fare la volontà di lui (quella di Dio) conoscerà se questa dottrina è da Dio” (Giovanni 7:17). Se desideriamo sapere qual è la volontà di Dio, chiediamoci innanzi tutto seriamente per quale motivo vogliamo conoscerla. E’ per saper se ci piace o se corrisponde alle nostre aspettative? Oppure è perché desideriamo realmente farla, qualunque essa sia? Dio conosce a fondo le nostre motivazioni.

Quando gli scampati d’Israele, appena dopo la deportazione a Babilonia, s’avvicinarono a Geremia per chiedergli di informarsi su quale fosse la volontà di Dio, dichiararono arditamente che avrebbero ubbidito alla Parola dell’Eterno (Geremia 42:5, 6). Ma in realtà erano disposti ad ubbidire soltanto se la volontà di Dio corrispondeva al loro pensiero (v. 20)!

Se non abbiamo l’onesta intenzione e il reale desiderio di compiere la volontà di Dio, non abbiamo nemmeno una ferma convinzione sulla validità di ciò che la Parola di Dio insegna. Invece, se vogliamo fare la sua volontà, come dice il Signore, saremo illuminati riguardo alla dottrina biblica e da essa potremo farci guidare.

La volontà di Dio nella nostra vita personale

Le nostra vita comporta tuttavia numerose circostanze per le quali Dio non ha fatto conoscere esplicitamente la sua volontà nelle Scritture, e che spesso sono per noi motivo di preoccupazione. Si tratta di situazioni della vita corrente nelle quali non c’è da scegliere fra il bene o il male, ma che implicano decisioni da parte nostra. Bisogna acquistare o affittare una appartamento? Bisogna traslocare e dove? Che auto comprare? Bisogna dare del denaro a quella persona o è meglio di no? Alcuni credenti si rivelano sempre molto sicuri ed affermano senza esitazione di essere certi che la volontà di Dio sia di fare questo o quello. Ma in qualche caso si tratta di presunzione e di eccessiva fiducia nelle proprie capacità di discernimento.

Ecco un versetto molto utile per insegnarci ad avere una giusta percezione della volontà di Dio: “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” (Romani 12:2). Quello che importa, non è solo conoscere in linea generale e nella teoria la volontà di Dio, ma capire che applicazioni essa ha nelle situazioni pratiche della nostra vita. Com’è possibile? E’ possibile se non ci conformiamo a questo mondo e se siamo trasformati mediante il rinnovamento della nostra mente. I principi della gente del mondo per prendere una saggia decisione sono la convenienza, il beneficio, la comodità. Se si presentasse un lavoro attraente e ben rimunerato, in una località dove non vi è una comunità di credenti, un cristiano che segue i principi del mondo non si farà problemi e afferrerà subito l’occasione. Ma un credente fedele, abituato a dare la priorità agli interessi del Signore, con la sua mente rinnovata valuterà la situazione dal punto di vista divino e con molta preghiera. Così farà l’esperienza che la volontà di Dio è buona, gradevole e perfetta.

Più la Parola di Dio ci è famigliare, più ci aiuterà nelle decisioni da prendere. Imparando a conoscere la volontà di Dio nelle cose grandi, acquisteremo discernimento anche nelle piccole. Molto sovente, mentre stiamo leggendo le Scritture, Dio ci fa scoprire insegnamenti che si applicano proprio alle circostanze per le quali i nostri cuori sono esercitati davanti a lui.

Quando si presenta davanti a noi un problema che richiede una risposta immediata, o no, lasciamo che la luce divina ci investighi profondamente per sapere se siamo veramente disposti ad accettare quello che il Signore ci farà vedere, sia il che il no. Così possiamo porre la cosa davanti a lui con la certezza che manterrà in pace il nostro cuore riguardo alla decisione che pensiamo di prendere, o che farà in modo che non ci sentiamo tranquilli riguardo alla via nella quale stiamo per incamminarci se questa non è secondo la sua volontà. Se non sempre possiamo affermare di conoscere la sua volontà su una particolare decisione da prendere, avremo però fiducia che Lui vede che abbiamo a cuore di ubbidire, e che con fedeltà e amore ci indicherà la via giusta.

Se la nostra incertezza dura qualche tempo, può darsi che il Signore lo permetta per produrre in noi una dipendenza più reale da lui. Questo ci porterà a pregare in modo più insistente e a leggere con più interesse la Parola per trovarvi il suo pensiero. In molti casi, Dio si serve di questa per indicarci la via: essa s’imporrà ai nostri cuori e ci darà la sicurezza della sua volontà. Rimaniamo dunque tranquilli, nella calma fiducia che il Signore ci guiderà. Quello che si addice al servitore di Dio è una fede da fanciullo.

Possiamo essere certi di poter contare completamente sul Signore per essere guidati nella buona strada. Questo è l’opposto della fiducia nelle proprie capacità e anche dell’impazienza e dal panico. Nell’esecuzione dei suoi piani, Dio agisce con determinazione e con calma. La fiducia in lui ci darà anche calma e sicurezza.

Concludendo, il nostro desiderio di conoscere la volontà del Signore dev’essere motivato dal desiderio di metterla in pratica. Solo allora sperimenteremo quanto sia buona, gradevole e perfetta!

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