Anno nuovo…vita nuova?

Quante volte possiamo aver ascoltato, pronunciato, o magari anche scritto questa espressione!

È un augurio per il nuovo anno. Le persone, auspicando una vita nuova, augurano a se stesse e agli altri un’esistenza ricca di soddisfazione e successi, l’assenza di problemi, il superamento delle difficoltà. L’espressione “vita nuova” equivale a dire “la vita dei miei sogni, dove i miei desideri si avverano, la vita che ho sempre voluto”.

Con questa espressione, a volte diciamo a noi stessi che vogliamo tirare una riga sul passato e lanciarci verso il futuro, pieni di buoni propositi grazie ai quali raggiungeremo gli obiettivi che ci prefissiamo all’inizio di ogni nuovo anno.

Dobbiamo confessare che col passare del tempo queste parole suonano un po’ vuote. Il flusso della vita continua ineluttabile, senza soluzione di continuità ed effettivamente, anno dopo anno, non cambia nulla.

Si tratta veramente di “anno nuovo, vita nuova”? Considerando gli ultimi due anni di pandemia, cosa ci possiamo aspettare di nuovo? Viene quasi spontanea una triste assonanza: anno nuovo, ondata nuova, o anno nuovo, variante nuova.

Essere entrati nel nuovo anno ci permette però di fermarci e riflettere in modo solenne su alcune realtà spirituali. Possiamo allora porci alcune domande.

Sei lontano da Dio? Sì.

Cristo è il tuo personale Salvatore? No.

Se hai risposto in questo modo la situazione è preoccupante e una vita nuova per te non è un’opzione o una cosa augurabile, ma una necessità assoluta. Il Signore Gesù stesso lo afferma nel Vangelo di Giovanni al capitolo 3,  parlando ad un dottore della legge: Bisogna che nasciate di nuovo”. Perché? Il Signore lo motiva: “Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. Lontani da Dio, “fuori dal suo regno”, la vita è vuota, non ha un senso, non ne capiamo l’origine e non ha uno scopo reale. Come si può nascere di nuovo? Non si tratta certamente di una nascita umana, naturale. Nicodemo, il dottore della legge che parlava con Gesù, non aveva capito e ha chiesto: “Come può un uomo nascere quando è già vecchio?”. L’uomo peccatore è in uno stato di morte spirituale e in questa condizione non può avvicinarsi a Dio. Come fare? È solo grazie all’intervento di Dio, per mezzo dell’azione della sua Parola, che si può produrre una vita nuova. “Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla Parola di Cristo” (Lettera ai Romani 10:17).

La Parola di Dio, la Bibbia, l’hai già letta? Se la risposta è negativa, un obiettivo per questo nuovo anno è di iniziare a leggerla e ad ascoltare la voce di Dio, il messaggio dell’Evangelo, che significa buona notizia.

Cosa rivela la Bibbia?

  • Che c’è un Dio unico creatore dell’universo e dell’uomo
  • che Dio è giusto e santo;
  • che tutti gli uomini sono peccatori e lontani da Dio a causa della disubbidienza di Adamo;
  • che nello stato di peccato l’uomo non può rispondere alle esigenze di santità e giustizia di Dio;
  • che nessun uomo è giusto davanti a Dio (e quanto è difficile per l’uomo riconoscere questo stato!);
  • che l’uomo non ha ciò che Dio richiede e non ha nemmeno modo di ottenerlo con i propri sforzi.

Potreste dire che fin qui non c’è nulla di buono, anzi, sembra una sequenza di brutte notizie e potreste chiedere: “non avete detto che l’Evangelo è una buona notizia?”

“Anno nuovo, vita nuova?”: bisogna proprio partire da qui, dal nostro stato che appare senza speranza.

E qui c’è la svolta!

Nella persona del Signore Gesù, Dio ha provveduto ciò che l’uomo non ha. Dio, in Cristo, ha manifestato il suo amore e la sua grazia. Quanto è importante conoscere chi è il Signore Gesù e ciò che ha fatto!

La grazia di Dio, che porta la salvezza all’uomo, si basa interamente sulla persona e sull’opera alla croce del Signore Gesù. La Bibbia ci rivela chi Egli è: il Figlio di Dio che si fa uomo, l’unico uomo giusto. Ci dice che è venuto sulla terra e perché: per  morire per i nostri peccati, dopo aver subito il giudizio di Dio al nostro posto. Ci rivela anche che è risuscitato, garanzia della nostra salvezza, che ha vinto la morte ed è vivente nel cielo.

I nostri occhi si dirigono quindi al valore del dono che si riceve per fede e senza fede l’uomo non può essere salvato ed entrare in una relazione vivente con Dio: la fede accetta ciò che la grazia dona. “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; é il dono di Dio. Non é in virtù d’opere affinché nessuno se ne vanti” (Lettera agli Efesini 2:8-9).

L’invito rivolto a tutti è: aprite la mano, accettate il dono, affidatevi a Cristo, abbiate una completa fiducia in Lui.

Solo così si può avere davvero una nuova vita. Se crediamo all’opera del Signore Gesù diventiamo figli di Dio e, se siamo suoi figli, Egli si prenderà cura di noi. Le circostanze potranno essere facili o difficili, tristi o gioiose esattamente come nel passato, ma la differenza sta nel fatto che le affronteremo nella consapevolezza dell’amore di Dio, della sua grazia e misericordia e delle sue cure paterne.

Non è forse questa una vita nuova? Non è questo il miglior modo per iniziare un altro anno?

Buon 2022!

Se non possiedi ancora una Bibbia e desideri iniziare a leggerla, scrivi alla nostra e-mail (bibbiawebmail@gmail.com) e saremo felici di inviartene una gratuitamente (in formato cartaceo o cd audio MP3). Inoltre se hai domande sull’argomento non esitare a scriverci.

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