Panoramica del Vangelo di Luca

Evangelo di Luca

Il libro è suddiviso in 24 capitoli

1. Autore e data di redazione
Luca, il terzo dei tre evangeli sinottici, così come Matteo e Marco, non contiene indicazioni dirette sul suo autore. D’altra parte all’inizio troviamo menzionato il nome del destinatario. Si tratta di un uomo distinto, di nome Teofilo, di cui non sappiamo nient’altro e a cui è dedicato anche il libro degli Atti degli Apostoli. Questi due scritti sono stati attribuiti a Luca già dal secondo secolo circa. Luca, “il medico diletto”, non era apostolo e non aveva verosimilmente un’ascendenza giudea (cfr. Colossesi 4:11 e 14); i fratelli giudeo-cristiani sono menzionati espressamente al versetto 11, da cui si ricava che i collaboratori nominati al v. 14, Luca e Dema, erano dei credenti delle nazioni. Nel corso degli anni, Luca è stato un fedele compagno e collaboratore dell’apostolo Paolo: egli era con lui nel suo secondo viaggio missionario da Troas a Filippi (Atti 16:10), e nel suo terzo viaggio da Filippi a Gerusalemme (Atti 20:6 cfr. l’impiego del pronome “noi”). Infine, Luca ha accompagnato a Roma Paolo quando era prigioniero (Atti 27:1). Egli era ancora presso l’apostolo all’epoca della redazione delle lettere ai Colossesi e a Filemone e quando Paolo scriveva la seconda lettera a Timoteo: soltanto Luca si trovava nelle vicinanze dell’apostolo Paolo.
In ragione di questa stretta relazione che esisteva tra Luca e Paolo, si trova già nel secondo secolo il pensiero secondo cui l’espressione “il mio evangelo”, impiegata a più riprese da Paolo nelle sue lettere (ad es. Romani 2:16; 16:25) identifichi l’evangelo di Luca. Questa interpretazione non è sostenibile. Certo, l’evangelo secondo Luca e gli scritti dell’apostolo Paolo hanno lo stesso carattere universale, cioè si indirizzano a tutti gli uomini nel mondo intero e non soltanto ai Giudei. Ma nell’evangelo secondo Luca,  non troviamo nessuna traccia riguardo la chiamata particolare che era stata indirizzata a Paolo al fine di annunciare la verità della posizione del credente in Cristo. E noi non scopriamo nessun elemento che concerne il mistero rivelato in modo particolare all’apostolo riguardo a Cristo e alla sua Chiesa.
Come medico, Luca è al beneficio di una solida istruzione che si riflette nella presentazione e nello stile delle sue opere. Non avendo assistito personalmente agli avvenimenti di cui parla, l’evangelista aveva studiato con molta cura e rigore i racconti messi a disposizione dai testimoni oculari, dei quali ad oggi non sappiamo nulla di più. Puo’ darsi che egli conoscesse l’Evangelo di Marco? L’autore si potrebbe essere servito della fonte denominata (Q) o di altri documenti (L) che egli sarebbe stato il solo a conoscere? Tali supposizioni non sono che pura speculazione. Infatti più di un terzo dell’Evangelo di Luca – in particolare i primi capitoli e il racconto del cammino del Signore Gesù fino a Gerusalemme (Luca 9-19) – contengono degli elementi dei quali non viene riferito nulla negli altri Evangeli.
I primi versetti dell’Evangelo (Luca 1:1-4) mostrano in modo particolarmente bello, l’unità tra lo scopo dello scrittore e l’ispirazione divina. Ciò che egli aveva appreso per mezzo di testimoni oculari, Luca lo ha consegnato in modo scritto sotto la direzione dello Spirito Santo.
L’evangelo secondo Luca è stato composto verosimilmente negli anni tra il 55 e il 60 d.C.. Numerosi studiosi suppongono che Luca ha scritto il suo testo durante i due anni di prigionia dell’apostolo Paolo a Cesarea. (vedere al punto 3.)

2. Il suo soggetto e il suo scopo
Luca è il solo uomo non Giudeo che Dio abbia chiamato a scrivere un libro della Bibbia. Tra  i quattro evangeli, il più lungo è quello che porta il suo nome. Se noi aggiungiamo a questo scritto il libro degli Atti degli Apostoli, Luca è l’autore che, dopo l’Apostolo Paolo ha portato il maggior contributo al Nuovo Testamento.

Un elemento particolare caratterizza l’evangelo secondo Luca così come gli Atti degli apostoli. Si tratta dell’universalità del messaggio della salvezza indirizzata a tutti gli uomini nel mondo intero (Luca 2:14,32; 3:6; 4:25-27; 24:47). Quando è parlato della missione dei dodici apostoli in Luca 9, non troviamo la restrizione menzionata da Matteo di andare soltanto verso le pecore perdute della casa di Israele. Soltanto Luca riporta l’episodio della missione dei settanta (cap. 10). Egli parla più degli altri evangelisti dei contatti del Signore con diversi gruppi di uomini o di individui : i disprezzati (Luca 7:37 e seg.; 19:1 e seg.; 23:40 e seg.), i Samaritani (Luca 9:52 e seg; 10:33 e seg.; 17:16), i bambini e le donne (Luca nomina più di una decina di donne che non sono menzionate in altre parti della Bibbia). L’universalità del servizio di Cristo trova la sua espressione più chiara nel versetto chiave del capitolo 19: “Il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto” (v.10). Le parole Salvatore, salvezza/liberazione e salvare ricorrono molto spesso.

L’ oggetto principale dell’esposizione di Luca resta quindi la persona del Signore come Figlio dell’uomo, l’uomo vero e perfetto che, unico giusto, ha vissuto tra i peccatori e ha subito al loro posto la morte della croce. E’ per questo che Luca è l’autore che dà il maggior numero di dettagli che riguardano l’umanità del Figlio di Dio: la sua nascita, la sua infanzia, la sua ubbidienza a Maria e Giuseppe e la sua crescita sotto tutti gli aspetti. La genealogia del Signore Gesù è ripercorsa sino ad Adamo, il primo uomo (si tratta della parte di Maria). Nessuno degli altri evangeli ci mostra il Signore così spesso in preghiera come quello di Luca (cap. 3:21; 5:16; 6:12;9:18,28;11:1;18:1-8;22:32,40-46;23:34,46; 24:30). Noi vediamo in questo l’espressione della dipendenza perfetta di Cristo verso il suo Dio e Padre. Lo scopo dello Spirito Santo in questo Evangelo è riassunto da queste poche parole pronunciate dal centurione presso la croce: “In verità quest’uomo era giusto” (Luca 23:47)

3. Le sue particolarità
a. Gioia.
La nozione di “gioia” ritorna spesso nella penna di Luca, così come nel testo dell’Evangelo di Giovanni, più spesso che negli altri due Evangeli. E’ ripetuto a più riprese questo sentimento, e questo evidenzia il fatto che l’evangelo porta una buona o felice notizia. Un tratto particolarmente bello dello scritto di Luca è che comincia con questa gioia e termina nello stesso modo (Luca 1:14 e 24:52).

b. Citazioni di Luca fatte da Paolo.
In 1 Timoteo 5:18, Paolo menziona queste parole tratte da Luca 10 v. 7: “l’operaio è degno del suo salario”. Questa citazione è notevole per due motivi. In primo luogo essa indica che l’evangelo secondo Luca esisteva già al tempo della redazione della prima epistola a Timoteo. In secondo luogo questo passo dimostra che dall’inizio lo scritto di Luca era riconosciuto dai credenti come un libro canonico, che apparteneva alla Sacra Scrittura. Con l’espressione: “poiché la Scrittura dice”, utilizzata per introdurre le citazioni di Deuteronomio 24:4 e Luca 10:7, l’apostolo Paolo fa riferimento alla Parola ispirata da Dio. Il passo dell’evangelo di Luca può essere considerato come facente parte della Sacra Scrittura. Noi vediamo che lo Spirito Santo ha utilizzato la stessa autorità sia per riunire i diversi scritti che formano la Bibbia, sia per ispirare i loro autori.

4. Breve analisi del contenuto

Luca 1:1 a 4-13 -> introduzione: nascita infanzia e preparazione del Figlio dell’uomo
Cap. 1 -> Nascita di Giovanni Battista e annuncio della nascita di Gesù.
Cap. 2 -> Nascita di Gesù e episodi della sua infanzia.
Cap. 3,1 a 4:13 -> Battesimo, genealogia e tentazione di Gesù.

Luca 4:14 a 9:50-> prima grande divisione: il servizio di Gesù in Galilea
Cap. 4:14-44 -> A Nazaret e a Capernaum.
Cap. 5 -> La pesca miracolosa, la guarigione del paralitico e la chiamata di Levi.
Cap. 6 -> La questione del sabato, chiamata e istruzione dei dodici apostoli.
Cap. 7 -> Il centurione di Capernaum; il giovane di Nain resuscitato; Giovanni Battista; la donna peccatrice.
Cap. 8 -> I quattro terreni; Gesù nella tempesta; La guarigione dell’indemoniato di Gerasa; la risurrezione della figlia di Iairo; la donna che aveva il flusso di sangue.
Cap. 9:1-50 -> Invio dei dodici apostoli; trasfigurazione e annuncio delle sofferenze di Gesù.

Luca 9:51 a 19:27 -> seconda grande divisione: Gesù sale a Gerusalemme
Cap. 9:51-62 -> il cammino seguendo Gesù.
Cap.10 -> La missione dei settanta discepoli; il buon Samaritano; Maria e Marta.
Cap. 11 -> La preghiera; il rigettamento di Gesù; La condanna degli scribi e dei farisei.
Cap. 12 -> La parte celeste: la persecuzione, un tesoro nel cielo, la speranza e la fedeltà.
Cap. 13 -> Insegnamenti sul regno di Dio.
Cap. 14 -> Grazia e cammino seguendo Gesù.
Cap. 15 -> Parabole della pecora, della dracma e del figliol prodigo.
Cap. 16 -> Parabola del fattore infedele, del ricco e Lazzaro.
Cap. 17 -> Perdono e fede, i dieci lebbrosi e il ritorno di Cristo.
Cap. 18 -> Parabola del giudice iniquo; il fariseo e il pubblicano; il giovane ricco e il cieco di Gerico.
Cap. 19:1-27 -> Zaccheo; parabola delle dieci mine

Luca 19:28 a 23:56 -> terza grande divisione: fine del servizio di Gesù
Cap. 19:28-48  –> Ingresso in Gerusalemme e purificazione del tempio
Cap. 20 -> Conflitti con i capi del popolo
Cap. 21 -> Discorso sui tempi della fine sul monte degli ulivi
Cap. 22 -> La Pasqua, la Cena, Getsemane, l’arresto di Gesù e il rinnegamento di Pietro.
Cap. 23 -> La condanna, La crocifissione, la morte e la sepoltura di Gesù

Luca 24 conclusione -> resurrezione e ascensione del Figlio dell’uomo
Cap. 24 -> La resurrezione, i discepoli sulla via di Emmaus, Gesù appare agli 11 apostoli e ascende al cielo.

Tratto da “Vue d’ensemble du Nouveau Testament” di Arend Remmers  – Pubblicato da  EBLC Ἐditions Bibles Et Littérature Chrétienne Vevey