Satana un essere soprannaturale o solo un simbolo?

di Giampiero Bulleri

Articolo tratto dal mensile IL MESSAGGERO CRISTIANO del 06-2015

Oggi fare chiarezza su questo argomento è della massima importanza. Un nemico di cui si ignora l’esistenza è favorito nel suo perfido lavoro. Satana ha buon gioco con coloro che ne fanno un simbolo del male, non un essere, quale egli effettivamente è, nemico di Cristo e degli uomini.

E’ un essere soprannaturale? Dipende da cosa si intende per soprannaturale. Vediamo cosa dice la Parola di Dio.

Troviamo Satana in Genesi 3, nel giardino di Eden, sotto forma di un serpente che tenta e seduce Eva.

In Apocalisse 12 gli vengono dati molti nomi: dragone, diavolo (che significa calunniatore), Satana (che significa l’avversario) e anche “serpente antico”; e ci viene detto che “seduce tutto il mondo”. Ne ha fatto di lavoro, seducendo gli increduli e sviando i credenti “dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo” (2 Corinzi 11:3)!

Nel Libro di Giobbe, Satana è presentato come un essere vero e proprio, una creatura come lo sono gli angeli, tutti esseri che devono rendere conto a Dio del loro operato e hanno limiti ben precisi in quello che è loro concesso di fare.

Il diavolo pertanto è un essere e non la personificazione del male, una creatura e non il simbolo di tendenze, di quelle inclinazioni naturali dell’uomo che lo portano a fare il male.

Si potrebbero moltiplicare le prove bibliche, ma per noi ne esiste una che da sola dovrebbe eliminare ogni dubbio dalla mente di chiunque abbia il minimo rispetto per il Signore. Gli Evangeli ci raccontano che il Signore Gesù è stato “tentato da Satana”. Ora, il Signore è l’Uomo che “non ha conosciuto peccato” (2 Corinzi 5:21), che “non ha commesso peccato” (1 Pietro 2:22) e nel quale “non c’è peccato” (1 Giovanni 3:5).

Se Satana fosse solo la personificazione del male, dell’interiore tendenza umana a peccare, come si potrebbe spiegare che “Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo”? Dire che Satana è un concetto del male che si trova nell’uomo significherebbe dire che nell’Uomo Cristo Gesù si trovava il male come negli altri uomini. E questo è un pensiero blasfemo che ogni cristiano deve assolutamente rifiutare.

La Scrittura ci offre anche qualche informazione su come Satana, quel “cherubino”, quell’”astro mattutino”, sia divenuto ciò che è.  Così, almeno, ci pare corretto interpretare Isaia 14:12-17 e Ezechiele 28:12-19. E’ parlato di orgoglio che é entrato in lui e di angeli che gli sono soggetti. Anche il Signore parla del  “diavolo e i suoi angeli” in relazione al loro destino: l’inferno (Matteo 25:41).

Le religioni di tutti i popoli hanno un “dio cattivo”, e molte lo identificano con Satana. Si è anche pensato che fosse un dio da placare con offerte. Satana è una creatura, e non un dio! Ma ha sempre cercato di essere adorato. Non lo ha chiesto forse anche al Signore?

E’ facile a parole negare l’esistenza di Satana, ma non si possono ignorare i tragici risultati che questo antagonista del Signore e dei Suoi ottiene con le sue molte “macchinazioni” (2 Corinzi 2:11). I mezzi che usa sono molteplici, ma forse solo raramente interviene direttamente. Due dei suoi metodi più sicuri sono:

1)  far presa sulla nostra “carne”, sulle tendenze peccaminose della nostra natura portata al male che lui stimola al peccato;

2) agire attraverso le innumerevoli tentazioni che il mondo offre, per sedurre tutti gli uomini e per portare i credenti a peccare contro il loro Salvatore.

Che grazia abbiamo noi credenti di sapere che il Dio della pace “stritolerà presto Satana” sotto i nostri piedi (Romani 16:20)!