Bisogna che Egli regni

1 Corinzi 15:25

E. Argaud

Articolo tratto dal mensile Il Messaggero Cristiano del 05-2019

Dio ci ammaestra sia mostrandoci i fatti accaduti nel passato, sia rivelandoci la Sua volontà e portandoci a conoscenza dei Suoi progetti per il futuro. Gli avvenimenti passati sono sovente l’ombra di quelli futuri, e quindi può essere interessante confrontarli.

Il regno di Salomone, ad esempio, prefigura il regno millenario di Cristo. Tuttavia, poiché il servitore non può essere uguale al suo Signore, le glorie del regno di Salomone impallidiscono di fronte allo splendore della gloria che appartiene al Figlio di Dio.

Il soggetto che riguarda le glorie del nostro Signore è talmente vasto che possiamo soltanto sfiorarlo, ma è comunque buono per stimolare il nostro interesse e cercare dei punti di confronto.

I due re

Salomone fu un capo straordinario, ma non era che un uomo; aveva chiesto e ricevuto la saggezza per governare il suo popolo, ma non ha saputo governare se stesso; al tempo della sua vecchiaia “fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE” (1 Re 11:6).

Cristo, al contrario, fu l’Uomo perfetto sempre approvato dal Suo Dio; la Sua vita era per Dio come un profumo soave per la piena soddisfazione del Suo cuore.

La durata del regno

Salomone regnò quarant’anni su Israele, ma il regno di Cristo durerà mille anni e gli uomini (salvo i malvagi che saranno tolti via ogni mattino) vivranno per tutto quel lungo periodo.

Dopo la morte di Salomone il suo regno è stato diviso ed è andato declinando sotto i suoi successori fino alla totale distruzione. Alla fine dei mille anni, Cristo consegnerà il regno, intatto, nelle mani di Dio Suo Padre (1 Corinzi 15:24).

Estensione del territorio

Alla morte di Giosuè rimaneva ancora “una grandissima parte del paese da conquistare” (Giosuè 13:1)., ma Salomone “dominava su tutti i re, dal Fiume (Eufrate) sino al paese dei Filistei e sino ai confini d’Egitto” (2 Cronache 9:26); un territorio quindi molto più esteso. Il regno di Cristo, però, si estenderà su tutta la terra! “I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie; essi si inchineranno davanti a te … lambiranno la polvere dei tuoi piedi” (Isaia 49:23).

Gerusalemme sarà la capitale del mondo: “Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il SIGNORE degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del SIGNORE”… Dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: «Noi verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi»” (Zaccaria 8:22-23).

La popolazione del regno

Poiché Abramo non aveva rifiutato di offrire a Dio in olocausto il proprio figlio, secondo la Sua richiesta, Dio gli ha fatto questa promessa: “Moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare” (Genesi 22:17). Sotto il regno di Salomone, Giuda e Israele erano numerosi “come la sabbia che è sulla riva del mare” (1 Re 4:20). Non è parlato di stelle, quindi era soltanto un compimento parziale della promessa fatta ad Abramo, una gloria solo terrena.

Ma sotto il regno di Cristo a questa gloria terrena sarà aggiunta una gloria celeste, raffigurata dalle stelle dei cieli. Poiché Cristo eserciterà contemporaneamente la Sua autorità sulla terra e nel cielo, vi saranno due sfere distinte di benedizione. Sulla terra il Signore, dopo aver instaurato il Suo regno, delegherà la Sua autorità ad un principe che agirà come vice re (Ezechiele 44:3; 46:2). I fedeli Ebrei che avranno attraversato la grande tribolazione ed anche quelli delle nazioni che avranno accettato l’Evangelo del regno, godranno delle benedizioni di questo regno glorioso.

Dal cielo, regneranno con Lui tutti i credenti (vissuti sia prima che dopo Cristo) che alla venuta del Signore saranno risuscitati (o rapiti se ancora in vita) e introdotti nella casa del Padre. Saranno risuscitati, glorificati ed elevati in cielo anche i martiri che da quel momento fino all’apparizione di Cristo avranno dato la loro vita “per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio” (Apocalisse 20:4).

Abbondanza e prosperità

La fornitura giornaliera di viveri per il re Salomone (1 Re 4:22-24) e lo stupore della regina di Seba in occasione della sua visita (1 Re 10) ci danno un’idea di questa abbondanza e prosperità.

Ma cosa sarà durante il Millennio? “Farò del deserto uno stagno, della terra arida una terra di sorgenti” (Isaia 41:18). Un fiume uscirà dal santuario e sanerà le acque del Mar Morto che si riempirà di pesci; ogni sorta di alberi cresceranno sulle sue rive e daranno ogni mese dei frutti per il nutrimento e delle foglie per la guarigione (Ezechiele 47:8-12).

Pace e sicurezza

Dopo le guerre combattute da Davide, il regno di Salomone ebbe un tempo di pace: “Era in pace con tutti i confinanti all’intorno” (1 Re 4:24). Pare che soltanto la guerra contro Camat-Soba (2 Cronache 8:3) abbia turbato per un momento questa pace. Ma, sotto il regno di Cristo ci sarà molto più della pace del regno di Salomone: “Essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro e le loro lance in falci. Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra” (Isaia 2:4). “Il mio popolo abiterà in un territorio di pace, in abitazioni sicure, in quieti luoghi di riposo” (Isaia 32:18). “Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi” (Michea 4;4). Sul monte santo di Dio “il lupo abiterà con l’agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto… il lattante giocherà sul nido della vipera” (Isaia 11:6-8). Soltanto il serpente non parteciperà a questa benedizione; rimarrà sempre sotto il giudizio di Dio (Genesi 3:14); ma non potrà più nuocere e la polvere sarà il suo cibo (Isaia 65:25).

Saggezza e intelligenza

“Dio diede a Salomone sapienza, una grandissima intelligenza … La saggezza di Salomone superò la saggezza di tutti gli orientali e tutta la saggezza degli Egiziani” (1 Re 4:29-30). “E tutto il mondo cercava di vedere Salomone per udire la saggezza che Dio gli aveva messa in cuore” (1 Re 10:24).

Durante il regno di Cristo, Satana sarà legato e gettato nell’abisso. “La conoscenza del SIGNORE riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare” (Isaia 11:9). Lo spirito di saggezza e d’intelligenza riposerà sul Re, il germoglio del tronco di Isai (Isaia 11:1-2). Il tempio sarà ricostruito e nuovamente pieno della gloria di Dio. “Tutta la terra è in riposo, è tranquilla, la gente manda grida di gioia” (Isaia 14:7). In quel giorno si compirà la promessa divina riguardo a Cristo: “Io inoltre lo costituirò mio primogenito, il più eccelso dei re della terra” (Salmo 89:27).

Dopo il regno 

Il tempo non si ferma però con il Millennio; dopo sorgerà un nuovo giorno, il giorno di Dio, l’eternità. Essi gioiranno nel cielo delle gioie del Millennio, poi, alla fine e per sempre, di una felicità così grande che non è possibile all’uomo esprimere (cfr. 2 Corinzi 12:4) e tanto meno comprendere. La Parola è molto sobria su questo soggetto, ma una cosa è certe: saremo con Colui che è stato immolato per noi, e canteremo un cantico nuovo che ricorderà il Suo sacrificio e lo adoreremo senza mai stancarci.

È all’alba di questo giorno che tutti coloro che hanno disprezzato sulla terra la salvezza che Dio ha loro offerto compariranno davanti al “grande trono bianco”. Si troveranno con dei corpi risuscitati davanti a Colui di cui hanno disprezzato l’amore, e l’udranno pronunciare, secondo la Sua giustizia, la loro condanna ai tormenti eterni.

Conclusione.

Non è meraviglioso che Dio, il grande Dio dei cieli, abbia voluto rivelare i Suoi disegni a degli esseri così limitati quali noi siamo? E quando, in questi disegni scopriamo qual è l’avvenire eterno che ci promette, i nostri cuori sono pieni di riconoscenza e di adorazione.

“Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!…  Chi è stato suo consigliere? Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno” (Romani 11:33-36).