Il termine non è più così alla moda. Quando parliamo di fidanzamento, oggi incontriamo spesso disprezzo o almeno incomprensione. Il mondo si allontana sempre più dal matrimonio, che Dio ha stabilito per il bene della Sua creatura. Non c’è da stupirsi, quindi, che anche il fidanzamento sia considerato un ricordo del passato.
Ma che dire del credente? Il fidanzamento non è un’invenzione dell’uomo ma, piuttosto, è ciò che Dio ha considerato buono per la preparazione di una coppia al matrimonio e i Suoi pensieri non cambiano nel corso del tempo. Se il mondo si allontana da ciò che Dio ha dato per la nostra benedizione, abbiamo tanto più bisogno di cercare nella Parola per conoscere i pensieri del nostro Creatore per essere resi stabili nel Suo pensiero.
- Definizione
La parola “fidanzamento” esprime la solenne promessa di matrimonio scambiata tra un uomo e una donna. Quando Dio parla di fidanzamento o di fidanzati, pensa a due persone che hanno promesso di sposarsi.
Far coppia o frequentarsi non sono sinonimi di fidanzamento. Questi termini, spesso, descrivono un’amicizia che non si basa su una seria promessa di matrimonio. Si riferiscono a una relazione tra un uomo e una donna senza impegno duraturo e, talvolta, anche in vista di una probabile separazione. Dio non approva in alcun modo un un rapporto impostato su queste basi. Stiamo attenti a non confondere i pensieri di Dio con i concetti degli uomini che vanno contro gli insegnamenti della Parola.
- Cristo e la Sua Assemblea (Chiesa)
Dio usa spesso immagini terrene per farci conoscere cose superiori ed eterne e questo anche nel caso del matrimonio, come vediamo molto chiaramente in Efesini 5:22-33.
Considerando una coppia che vive secondo il pensiero di Dio, possiamo cogliere un po’ la profondità della relazione d’amore tra Cristo e la Sua Assemblea e possiamo imparare molto anche sulla vita di coppia contemplando l’amore e la cura di Cristo per la Sua Sposa (notare che l’espressione: “Come anche Cristo” ricorre 3 volte in questi versetti). In 2 Corinzi 11:2 l’apostolo Paolo parla dei Corinzi come di: “una casta (pura) vergine” promessa sposa di Cristo. Questo, per noi, implica due cose riguardo al fidanzamento:
- Anche se le nozze dell’Agnello sono ancora future, la relazione tra Cristo e la Sua Assemblea c’è già adesso, la sola cosa che manca è la vicinanza fisica, di essere con Lui nel cielo e non c’è dubbio che ben presto ci prenderà per essere per sempre con Lui; questo dimostra in maniera molto toccante che il fidanzamento è un impegno serio in vista del matrimonio.
- La purezza consona alla fidanzata di Cristo ci mostra l’importanza primordiale della fedeltà nella relazione tra un uomo e la donna, già durante il periodo del fidanzamento. Una “vergine” è una donna che non ha ancora avuto rapporti sessuali con un uomo ma una “casta vergine” è una donna nubile che si è astenuta da ogni piacere sessuale. È chiaro che queste cose devono essere presenti anche in per un uomo celibe.
- Le caratteristiche del fidanzamento
Nell’Antico Testamento, il termine “fidanzamento” è usato per parlare della relazione del popolo d’Israele con il Suo Dio. Attraverso questi passi possiamo comprendere certi principi che dovrebbero caratterizzare tutti i fidanzamenti.
Se per esempio leggiamo Geremia 2, vediamo che il periodo del fidanzamento è segnato soprattutto dalla freschezza dell’amore; però, vi troviamo anche la santità. Il popolo doveva essere separato per Dio che, per questo motivo, si aspettava che le sue affezioni fossero unicamente rivolte verso di Lui. Applicando questo ad una coppia di fidanzati possiamo dire che sono messi a parte l’uno per l’altro e che si serbano puri l’uno per l’altro.
In Osea 2:19-20 troviamo, in maniera molto condensata, molti caratteri che dovrebbero contraddistinguere tutti i fidanzamenti:
• Per sempre – È una ferma promessa di sposarsi. Questo dà la massima importanza all’atto di fidanzarsi.
• Nella giustizia – Il fidanzamento dovrebbe essere caratterizzato da ciò che è giusto davanti a Dio, ma anche da ciò che è giusto davanti agli uomini (ad esempio onorando i nostri genitori, ma anche agendo con rispetto e riguardo gli uni verso gli altri).
• Nel giudizio – Facciamo bene a esaminare ogni cosa nella luce divina: le nostre motivazioni, i nostri progetti, le nostre azioni. Ciò che non è conforme al pensiero di Dio deve essere giudicato.
• In bontà – Capiamo facilmente che la gentilezza occupa un posto importante nel contesto del fidanzamento. Esercitiamoci a mostrarlo con le nostre parole e con i nostri atti.
• Nella misericordia – Scambiando i pensieri, ciascuno scopre anche i difetti dell’altro. È allora che siamo chiamati a sopportare le debolezze del nostro futuro sposo ed a perdonargli i suoi sbagli in uno spirito di misericordia.
• Nella verità – Affinché la fiducia possa crescere è necessario agire con verità l’uno verso l’altro. Oltre l’assenza di menzogne, bisogna parlare con verità l’uno all’altro con ogni trasparenza. È importante imparare ad essere “veri” l’uno con l’altro durante il fidanzamento per costruire una base solida per una vita di coppia benedetta.
- Un tempo per conoscersi
Il passo che stiamo esaminando termina con queste parole: “… e tu conoscerai il SIGNORE”. Uno dei grandi scopi del periodo del fidanzamento è di conoscersi meglio e di rapportarsi l’uno all’altro in vista di unirsi in matrimonio. Non c’è relazione umana più intima della relazione tra un uomo e una donna sposati. Il nostro coniuge è la persona che conosciamo meglio su questa terra e questa conoscenza cresce man mano che ci apriamo l’un l’altro. Come la fiducia, questa apertura reciproca non avviene dall’oggi al domani, ma ha bisogno di tempo per crescere. Nella Sua saggezza Dio ha fornito la struttura sicura e salda del matrimonio affinché questa conoscenza possa crescere senza timore di ferite e di abbandono.
Colpisce come l’atto coniugale sia spesso descritto nella Parola dal verbo “conoscere”. Nel matrimonio questa conoscenza reciproca include anche l’aspetto fisico. Questo pensiero è molto bello, perché ci mostra che Dio vuole darci più del semplice piacere corporale attraverso la sessualità, ma soprattutto il godimento profondo di un’unione che include anima, spirito e corpo tra due esseri umani che si amano nella più grande intimità. Già durante il periodo del fidanzamento iniziamo a conoscerci, naturalmente a livello dello spirito e dell’anima. I fidanzati imparano a conoscere il carattere l’uno dell’altro, così come le loro abitudini e il loro modo di pensare: questo arriva non senza fatica e senza interessarsi realmente all’altro.
- Un tempo di preparazione
- Camminare insieme
Dio ha posto al suo popolo la seguente domanda: “Due uomini camminano forse insieme, se prima non si sono accordati?” (Amos 3:3). Questo vale anche per la vita matrimoniale. Come possiamo vivere insieme in modo veramente unito se non siamo d’accordo sui nostri obiettivi, sulle nostre priorità e sulle tante scelte che dobbiamo fare nella vita? I soggetti sono così numerosi che non potremo mai esaurirli: la vita dell’assemblea, la gestione del denaro, i nostri orari, il servizio per il Signore, l’educazione dei figli se Dio ce li concede, la posizione dell’uomo e della donna nella coppia, la carriera professionale, ecc. È ovvio che non potremo approfondire nei dettagli tutti questi argomenti durante il fidanzamento. Il confronto spesso avviene quando affrontiamo davvero i problemi. Ma quest’abitudine acquisita durante il fidanzamento, di parlare apertamente e pregare insieme per le decisioni che devono essere prese ci aiuterà, anche dopo le nozze, a continuare il nostro cammino ben uniti insieme. Non dimentichiamo però, che non abbiamo in noi stessi la forza per questo. L’epistola ai Filippesi ci mostra che c’è un solo modo per vivere insieme in pace: Cristo. Cristo deve essere il centro della nostra vita (capitolo 1), se abbiamo il pensiero di Cristo nell’umiltà (capitolo 2), se il nostro unico scopo è Cristo (capitolo 3) e se troviamo tutte le nostre risorse in Cristo (capitolo 4) il risultato sarà un’unione e un’intimità nelle relazioni coniugali che supererà qualsiasi cosa potremmo sperare di trovare con i nostri sforzi.
- Imparare a servire insieme
Come abbiamo visto, è abbastanza normale che i fidanzati siano impegnati l’uno con l’altro per conoscersi per prepararsi alla vita di coppia. Questo continua ad essere vero nel matrimonio, come ci mostrano gli insegnamenti di 1 Corinzi 7:32-33 specialmente all’inizio di una relazione (Deuteronomio 20:7 e 24:5), ma è anche bene imparare a avvicinarsi insieme agli altri. Aquila e Priscilla sono una coppia esemplare nella loro devozione all’assemblea e agli altri (cfr. Romani 16:3-4). Impariamo dal loro esempio, già durante il periodo del fidanzamento.
- Ciascuno al suo posto
Un altro aspetto molto importante nella preparazione al matrimonio è legato al posto che Dio dà all’uomo e alla donna nel matrimonio. Già all’inizio della Genesi vediamo che la donna è data all’uomo come un aiuto convenevole. Che onore per Dio se una donna impara già durante il fidanzamento a prendere il suo posto ed a discernere i bisogni del suo futuro marito per essere il suo aiuto e sostegno. Questo è particolarmente prezioso nelle cose spirituali. Quante benedizioni sono scaturite dalla fervida preghiera di una fidanzata o di una moglie per il suo fidanzato o marito!
Quanto all’uomo, Dio ha previsto per lui una posizione di responsabilità nel matrimonio e nella casa. Se un uomo desidera condurre la sua casa in un modo che onori Dio, è bene che Lo abbia nel cuore già durante il tempo del fidanzamento. È durante questo periodo che possiamo imparare a pregare insieme, leggere insieme la Bibbia e servire insieme il Signore. Se gli uomini non prendono sul serio il bene spirituale delle loro fidanzate e mogli sin dall’inizio, sarà molto più difficile cominciare più tardi. E se noi – con l’aiuto del Signore – non portiamo nutrimento spirituale nelle nostre case, come potrebbe lo Spirito Santo usarci per l’edificazione dell’assemblea?
- Fidanzati non è essere sposati
Ci rendiamo facilmente conto che ci sono molte cose simili tra fidanzamento e matrimonio ma è anche importante capire che cosa li distingue. Quando uno è fidanzato, non è (ancora) sposato. Come abbiamo visto precedentemente è solo attraverso il matrimonio che l’unione completa viene realizzata.
Qualsiasi unione fisica durante il fidanzamento è chiaramente un peccato. Lo Spirito Santo si è preso cura di mostrarcelo molto chiaramente nell’esempio di Giuseppe e Maria in Matteo 1:18-25: “Maria … era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo”.
Dio non lascia dubbi sul fatto che l’unione sessuale è prevista solo nell’ambito matrimoniale. Se ci poniamo la domanda: “Fino a che punto possiamo andare senza peccare?” Nel mondo di oggi siamo tutti più in pericolo di andare troppo oltre e di peccare, che di essere troppo puri. Ricordiamoci che se Dio ci chiede di aspettare il matrimonio per godere dei piaceri sessuali, è perché vuole solo benedirci (Proverbi 5:18). Questo stesso brano di Matteo ci mostra un’altra differenza tra fidanzamento e matrimonio. Giuseppe voleva mandare via Maria in segreto. Il fidanzamento può, quindi, essere rotto a differenza del matrimonio che, agli occhi di Dio, è un’unione per la vita che non deve essere spezzata dall’uomo (Matteo 19:6). È possibile che durante il periodo del fidanzamento si arrivi a capire che la strada che si è iniziata a percorrere non è secondo la volontà di Dio ed allora è meglio separarsi umilmente che seguire un sentiero di propria volontà. Tuttavia, una possibile separazione non avviene in modo leggero e senza preghiera. Non dimentichiamo che il fidanzamento non è un periodo di prova.
- La durata del fidanzamento
La Bibbia non dà alcuna regola sulla durata del fidanzamento, quindi facciamo bene a non darne neanche noi, ma può essere utile segnalare due pericoli legati alla durata del fidanzamento.
- Da un lato, un impegno frettoloso sulla via del matrimonio può rivelarsi una via della propria volontà. La solennità della questione del matrimonio dovrebbe renderci cauti, per non sperimentare ciò che dice Salomone: “Chi cammina in fretta sbaglia strada” (Proverbi 19:2).
- D’altra parte, un fidanzamento troppo lungo può esporci ad una crescita del desiderio sessuale. Faremo bene a stare attenti, fin dall’inizio, a quello che ci permettiamo. Parlare insieme per conoscere le debolezze dell’altro e pregare insieme per chiedere la protezione di Dio, che sa tenerci in modo fermo, può salvarci da una caduta con gravi conseguenze.
Il Signore desidera che, come per la scelta del coniuge, facciamo un soggetto di preghiera sia il momento giusto per fidanzarci, che la durata del nostro fidanzamento.
- Conclusione
Mentre meditiamo sui pensieri di Dio in rapporto al fidanzamento ed al matrimonio, possiamo solo meravigliarci della Sua infinita bontà e saggezza. Dio vuole benedire abbondantemente ciascuno dei Suoi figli ed a noi non resta che ascoltare la Sua voce e obbedire. Che possiamo essere incoraggiati a seguire gli insegnamenti della Parola di Dio, anche se non sono popolari agli occhi di questo mondo e potremmo dover sopportare qualche scherno!
di Philip Graf
Tradotto e adattato da Persèvere