Il mondo

di Franco Fava

Nella Parola di Dio si trova spesso citato il termine “mondo” che assume diversi aspetti in relazione al contesto cui si riferisce:

  • Il mondo fisico, cioè la terra: “Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di Lui (Gesù Cristo, Figlio di Dio)” (Giovanni 1:10);
  • Il mondo inteso come insieme di persone: “Dio ha tanto amato il mondo (persone), che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16);
  • Il mondo come sistema malvagio, guidato da Satana, che si oppone a Dio: “Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo”(1 Giovanni 2:15).

Quando leggiamo la Bibbia, è necessario avere ben presente a quale di questi aspetti si riferisce il termine mondo, perché se male interpretati possono sorgere contraddizioni fuorvianti. Ad esempio: come conciliare le espressioni che attestano che Dio ama il mondo, mentre siamo esortati a non amare il mondo?
Talvolta, in sostituzione della parola “mondo”, troviamo l’espressione “il presente secolo”. Ad esempio: “…Gesù Cristo, che ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio” (Galati 1:4).
Il “presente secolo malvagio” definisce chiaramente l’aspetto del mondo, come sistema opposto a Dio, quello che sarà giudicato, quello dal quale dobbiamo essere separati, quello che è inimicizia contro Dio.
Quando il Signore Gesù nella preghiera che troviamo nel Vangelo di Giovanni capitolo 17, diceva “essi non sono del mondo”, voleva significare che i credenti non appartengono al “sistema mondo” perché hanno la loro “cittadinanza nei cieli” (Filippesi 3:20).

Esaminiamo brevemente quali sono le caratteristiche dei tre aspetti della parola “mondo”, per poi approfondirla come “sistema malvagio”.

Il mondo fisico (terra), sebbene sia in una condizione completamente diversa da quella primordiale della creazione, nonostante i guasti prodotti dall’uomo, e nonostante subisca le conseguenze del peccato, (infatti, la creazione “geme ed è in travaglio” aspettando di essere “liberata dalla schiavitù della corruzione”), conserva ancora delle bellezze straordinarie che manifestano “le qualità invisibili, l’eterna potenza e divinità” del Creatore (Romani 1:19). Ammirando le meraviglie della natura possiamo dare gloria a Dio “che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso” (Atti 17:24).
Immaginiamo quanto fosse bella la terra nella quale viviamo, quando, al termine della creazione, Dio “vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono” (Genesi 1:31)!

Il mondo, inteso come insieme di persone, è quello che Dio ha amato e ama, e per il quale “ha dato il Suo unigenito Figlio affinché chiunque crede in Lui, non perisca ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16). I credenti, sono lasciati nel mondo (terra) per testimoniare dell’amore di Dio e predicare “la buona notizia” cioè l’Evangelo, a tutti gli uomini. Gli increduli che oggi vivono secondo i principi del “sistema mondo”, sono come quelle persone che hanno rifiutato il Signore Gesù quando è venuto sulla terra per salvare i peccatori.

Il mondo come sistema, è condizionato da Satana il quale influenza la vita e le attività che si svolgono sulla terra. Come sistema, il mondo fornisce e cerca di soddisfare qualsiasi desiderio e volontà degli uomini ma non secondo il pensiero di Dio. Possiamo affermare che, all’interno di questo sistema, esistono dei sotto-sistemi che coprono in modo quasi completo ogni aspetto della vita. Troviamo, infatti, un mondo sociale, un mondo culturale, uno religioso, uno economico, uno lavorativo, uno del divertimento, uno familiare, uno scolastico e molti altri.
Tutti ambiti di per sé leciti, ma purtroppo, sono governati da Satana, che è definito il principe di questo mondo (Giovanni 16:11). Egli influenza e seduce gli uomini per allontanarli da Dio, farli vivere senza Dio, rendendo la loro mente ottenebrata. Le persone, nella loro condizione di peccato e lontananza da Dio, sono assorbite da questo sistema diventando “schiave di ogni sorta di passioni e di piaceri” (Tito 3:3). E’ un sistema opposto a Dio, lo stesso che un tempo ha caratterizzato la città di Babele il cui nome significa “confusione”.
Per comprendere meglio cosa significa il sistema mondo, nemico di Dio, possiamo trarre qualche esempio dalla storia dell’Egitto, ai tempi di Mosè, così come ci è descritta nel libro dell’Esodo.
Nel primo capitolo del libro, leggiamo che era sorto in Egitto un nuovo faraone, il quale era preoccupato della crescita “esponenziale” del popolo di Dio, perché temeva che gli Israeliti – così numerosi – potessero arrecare danno al paese, combattendo contro di esso e sfuggire alla schiavitù, abbandonando l’Egitto, che è definito appunto: “casa di schiavitù” (13:3).
Per impedire che ciò avvenisse e mantenerli sottomessi, pensò di stabilire dei sorveglianti ai lavori con l’intento di opprimerli, angariarli, amareggiare loro la vita, imponendo dei lavori con asprezza (5:5-18).

Consideriamo ora i diversi aspetti dei vari “sottosistemi” che abbiamo citato prima.

Mondo sociale
La prima cosa che rileviamo è l’atteggiamento del mondo nei confronti dei credenti i quali non seguono le usanze discutibili del mondo. Esso manifesta odio verso di loro come d’altronde il Signore Gesù aveva detto ai Suoi: “Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato Me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; siccome non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, per questo il mondo vi odia”. (Giovanni 15:18-19).
Il “mondo” sa che i credenti hanno un modo di vivere che è opposto ai suoi princìpi che si manifestano con orgoglio, sopraffazione, slealtà, menzogna, disonestà ecc. Il credente deve invece essere corretto nelle relazioni, onesto, mansueto, dire la verità ecc. La paura del “secolo malvagio” è che questo comportamento, se fosse imitato da molti, potrebbe sovvertire “l’andazzo di questo mondo” (Efesini 2:2). Satana, “il seduttore di tutto il mondo” (Apocalisse 12:9), instilla quindi nelle menti degli uomini, questi pensieri e sentimenti malvagi, portandoli a opporsi ai credenti – in alcuni paesi anche a perseguitarli – che, con il loro comportamento, rendono testimonianza alla giustizia e glorificano Dio!

Mondo lavorativo
Il mondo opprime. Esercita un’oppressione sugli uomini in generale, attraverso una vita così frenetica che causa stress, ansia e impegno costante. Il progresso tecnologico, che dovrebbe aver prodotto un minore dispendio di energie e quindi una vita più rilassata, con più tempo a disposizione, è diventato invece come un imbuto il cui vortice trascina a essere sempre più impegnati, a non avere più tempo, a produrre di più, impedendo così di avere la possibilità di fermarsi e riflettere. Prendendo ad esempio l’Egitto rileviamo che il popolo era costantemente impegnato a costruire mattoni impastando argilla e paglia, e anche con altri lavori nei campi. “Imponevano tutti questi lavori con asprezza” (1:14). Non è forse lo stesso spirito che, anche oggi, anima il mondo del lavoro nei paesi industrializzati o più “evoluti”? Quanto tempo della nostra vita assorbe l’impegno lavorativo quotidiano? Il ritmo è sempre più frenetico, le richieste sempre più pressanti, le urgenze sempre maggiori, e gli obiettivi da raggiungere sempre più elevati e sfidanti. Faraone alla richiesta di Mosè e Aronne di lasciare andare il popolo per servire Dio, ha risposto con una sopraffazione ancora maggiore: “Così dice Faraone: Io non vi darò più paglia. Andate voi a procurarvi la paglia dove ne potete trovare, ma la vostra produzione non sarà ridotta per nulla” (5:11); e ancora: “completate il vostro quantitativo giornaliero, come quando c’era paglia!” (5:13). Satana cerca in ogni maniera di fare in modo che non resti tempo, durante la giornata, per riflettere, per leggere la Parola di Dio, per meditare, per frequentare le riunioni, per svolgere dei servizi per il Signore; non resta più tempo da dedicare alla famiglia, per pregare ecc.

Veramente il mondo del lavoro amareggia la vita, con una dura schiavitù (1:14). Quanto è diverso il pensiero del Signore a questo riguardo quando diceva ai suoi discepoli “venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco” (Marco 6:31) e ancora “vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore” (Matteo 9:36).
Ovviamente il Signore non vuole che i Suoi siano persone pigre. Non vuole degli inattivi nel lavoro secolare e nel campo d’azione spirituale. Dio stesso alla creazione aveva “posto l’uomo in un giardino perché lo custodisse e lo lavorasse” (Genesi 2:15). Il lavoro era una benedizione e non una schiavitù, ma è diventato tale a causa del peccato.
Ci dia il Signore di porre una maggiore attenzione alla gestione del nostro tempo, sapendo che “per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa” (Ecclesiaste 3:1), e a non lasciarci assorbire dall’oppressione del mondo.

Mondo culturale
In Atti 7:22 leggiamo “Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani”.
Sappiamo dalla storia profana che gli Egiziani erano un popolo dotato di una sapienza straordinaria in diversi campi: nella matematica, nella medicina, nell’astronomia, nell’arte, nelle costruzioni ecc. Mosè fu istruito in queste cose ma quando divenne grande “rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio, che godere per breve tempo i piaceri del peccato; stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto” (Ebrei 11:24-26).
La cultura e la sapienza egiziana erano basate sulle ricchezze, sul predominio, sull’acquisizione della fama. Il mondo non è cambiato; infatti, ancora oggi, e forse ancora più di prima, è caratterizzato dall’orgoglio, dalla ricerca spasmodica dell’arricchimento, del benessere, dall’ambizione sfrenata, dall’immoralità.
L’istruzione è certamente un grande privilegio, una cosa buona e necessaria da utilizzare al meglio per il Signore. Qual è l’insegnamento che viene dato ai nostri figli e figlie nell’ambito scolastico? Satana ha influenzato anche questo campo, proponendo insegnamenti che sono in totale contraddizione con il pensiero di Dio. Pensiamo alla teoria dell’evoluzione che, avvalendosi della teoria del big-bang, mette da parte ogni azione di Dio nella creazione riducendola a una grande esplosione primordiale incausata, dalla quale, si sarebbe formato l’universo, partendo da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione. L’uomo che Dio ha creato a Sua immagine e somiglianza, secondo la “sapienza” del mondo deriverebbe da una forma iniziale che si sarebbe evoluta nel tempo, fino a diventare uomo. Che mostruosità!
Pensiamo all’insegnamento sull’orientamento sessuale che propaganda l’inesistenza di differenza tra i sessi (uomo o donna) lasciando le persone libere di variare il proprio sesso in base alle proprie decisioni, passioni e scelte. Dio non ha creato un “genere” ma un uomo e una donna che sono complementari l’uno dell’altro. “Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò maschio e femmina; Dio li benedisse” (Genesi 1:27).
Anche i modelli di vita proposti dai mezzi di comunicazione (Tv, internet, stampa ecc.) sono dei concentrati di violenza, dissolutezza, immoralità e molte altre cose che la Bibbia, la Parola di verità, condanna fermamente.
Quanto è necessario vigilare per non essere “infettati” da questi insegnamenti perniciosi! Restiamo saldi e fermi sull’insegnamento della scrittura.

Mondo religioso
Il sistema mondo, governato da Satana, offre un’ampia gamma di sette religiose, in modo da soddisfare qualsiasi bisogno di religiosità che è insito nella natura umana. L’uomo, in generale, è alla ricerca di un dio, qualunque esso sia ma, come afferma la Scrittura “tutti gli dei delle nazioni sono idoli vani” (Salmo 96:5).
L’Egitto chiarisce bene il concetto perché aveva molti dei, uno per ogni occasione o necessità: il dio del raccolto, il dio del Nilo, il dio della vita, il dio del sole, il dio degli animali ecc., ma non conosceva l’unico vero Dio, il Dio di Israele. Lo stesso accade ancora oggi; anche nel cristianesimo, pochi sono quelli che adorano Dio in Spirito e Verità.
E’ sufficiente costatare che in quasi tutte le costituzioni dei paesi detti “cristiani” è stato abolito qualsiasi riferimento al cristianesimo o alla Bibbia. Nelle scuole, l’insegnamento cristiano è stato sostituito dalla “storia delle varie religioni”, inducendo le persone a scegliere quella che ritengono migliore o più appagante; in pratica ci si crea un proprio credo e si segue il proprio pensiero anziché seguire gli insegnamenti della Parola di Dio. Dio è messo fuori dalla porta! In questo mondo, opposto a Dio, i credenti fedeli sono contrastati e, in molti paesi, perseguitati per la loro fede e testimonianza. Si vuole impedire loro di servire il Dio vivente e vero.
Ritornando all’esempio del racconto biblico dell’Egitto constatiamo come la volontà di Satana sia di impedire che l’uomo serva Dio e lo fa in modo subdolo. Dio aveva ordinato a Mosè di dire al faraone: “Lascia andare il mio popolo (fuori dall’Egitto) perché mi serva” (Esodo 8:20) ma la risposta del Faraone è stata: “Andate, offrite sacrifici al vostro Dio nel paese” (8:25). Mosè rifiuta dicendo: “Non si può far così perché offriremmo al Signore, al nostro Dio, dei sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani… essi ci lapiderebbero”(8:26).
Il Faraone allora acconsente a lasciarli andare nel deserto ma aggiunge: “soltanto, non andate troppo lontano” (8:28).
Il mondo, governato da Satana, desidera tenere i credenti immersi in esso, il luogo dove Dio è rifiutato e dove spesso è considerato un nemico. Non è possibile servire Dio e rimanere immersi nel mondo e seguire le sue brutte tendenze. Quanto è meglio restare al di fuori della confusione, in “disparte”, essere nella pace e nella gioia della presenza del Signore, essere nella “sala di sopra” per gustare la comunione con Dio Padre e servirlo con zelo. La concessione del Faraone: andate ma non “troppo lontano” evidenzia come Satana vuole che rimaniamo comunque “vicino” al sistema, in modo che le menti e il cuore siano in ogni caso occupati delle cose del mondo e non di quelle di Dio. Se non si prendono le dovute distanze (morali) da questo sistema, si ascolteranno sempre i richiami che esso propone e se ne resterà influenzati.
Ancora una volta, alla richiesta di “lasciare andare il popolo”, Faraone risponde: “Andate, servite il Signore, il vostro Dio; ma chi sono quelli che andranno? Mosè disse: noi andremo con i nostri bambini e con i nostri vecchi, con i nostri figli e con le nostre figlie” (Esodo 10:8-9). Faraone sembra acconsentire ma cambia improvvisamente idea: “Voi avete delle cattive intenzioni! Allora no, andate soltanto voi uomini e servite il Signore” (Esodo 10:10-11).
Satana desidera tenere le persone per sé (cfr. Genesi 14:21), vuole dividere le famiglie, vuole allontanare dalla fede i figli e le figlie. Vuole che rimangano ancorati al mondo e alle sue concupiscenze. Vigiliamo e preghiamo perché i nostri figli non siano trascinati nel mondo. Dio desidera che sia salvata l’intera famiglia: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la casa tua” (Atti 16:31).
Una terza volta, dopo la pesante mano di Dio in giudizio sull’Egitto, Faraone propone un’ulteriore modalità: “Andate servite il Signore; rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi. Mosè disse: “Tu ci devi permettere di avere sacrifici e olocausti da offrire al Signore il nostro Dio” (Esodo 10:24-25).
Il mondo vorrebbe lasciarci andare ma “con dei cuori vuoti” che non abbiano nulla da offrire per servire Dio. Il proposito è di togliere la Bibbia, senza la quale non si può conoscere la volontà di Dio e quindi non servirlo nel modo da Lui desiderato. Cerca di togliere le certezze che la Sua Parola dà per far sorgere dubbi nel nostro cuore; cerca di toglierci la pace interiore in modo che le nostre menti siano occupate con le preoccupazioni della vita.
Quanta attenzione dobbiamo fare per non cadere nelle insidie di Satana!

Il mondo della famiglia
La famiglia, nei pensieri di Dio, è formata da un uomo e una donna. “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne. Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito l’uomo non lo separi” (Matteo 19:5,6).
La famiglia è l’immagine dell’unione spirituale di Cristo e la Chiesa come si rileva da Efesini 5.
Il principe di questo mondo, Satana, ha cercato, fin dall’inizio, di scardinare la famiglia, di dividerla come abbiamo visto in precedenza, di modificare l’immagine di questa preziosa unione.
Che cosa constatiamo oggi nel mondo? Famiglie distrutte da liti, incomprensioni, adulteri, tutte cose che conducono al divorzio o alla separazione. Il matrimonio è considerato un peso, una schiavitù e allora si pensa di ovviare con la convivenza, ritenendo di avere maggiore libertà perché è più facile romperla in qualsiasi momento, senza oneri o problemi. Ovviamente ciò non è vero: è sufficiente costatare quanta sofferenza, quante violenze, e addirittura quanti omicidi, avvengono a causa dell’abbandono dell’uno o dell’altro consorte.
Il letto matrimoniale è contaminato con estrema facilità.
Le unioni di coppie dello stesso sesso sono in costante aumento, e si tenta di emanare leggi a tutela di tali legami che sono un abominio agli occhi di Dio. Ecco ciò che insegna il mondo.
La famiglia viene così a perdere il suo valore e il suo significato secondo Dio: quello di essere una benedizione per l’uomo e la donna. Come sarebbe diversa la situazione familiare se si mettessero in pratica gli insegnamenti della Sacra Scrittura: “Mogli siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; …mariti amate le vostre mogli come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei.” (Efesini 5:22,25). E ancora riguardo ai figli la Parola affida la responsabilità ai genitori di allevarli “nella disciplina e nell’istruzione del Signore” ma altresì ai figli di ubbidire “nel Signore ai genitori” e di onorarli (Efesini 6:1-3). Che armonia, che pace, che gioia se tutto fosse fatto secondo il pensiero del Signore.

Conclusione:
Cari fratelli e care sorelle, care giovani e cari giovani questo è il mondo nel quale viviamo! E’ da questo sistema che Dio, per mezzo del sacrificio di Cristo, ci ha separato.
Considerando ciò che esso è, ciò che propone, ciò che insegna possiamo comprendere meglio perché, nella Parola di Dio, troviamo molte esortazioni a non amare il mondo, a conservarci puri da esso, a non seguire il suo andazzo, a realizzare che viviamo nel mondo ma non apparteniamo a esso, a considerare che la figura di questo mondo passa via e che esso è sottoposto a giudizio come lo è stato l’Egitto, del quale è detto: “l’Egitto è rovinato” (Esodo 10:7).
Il mondo attuale è rovinato! Come possiamo essere attratti da esso? Non facciamo come gli Israeliti che dopo essere stati liberati dalla casa di schiavitù, desideravano tornare in Egitto, ricordando le misere cose che avevano là (gli agli e le cipolle, la carne) ma dimenticando le amarezze, le privazioni e le angherie subite, l’oppressione e le grida di sofferenza che avevano rivolto a Dio. Hanno disprezzato il buon paese che Dio aveva promesso loro di dare e hanno dimenticato le benedizioni che Dio aveva donato loro.
Ricordiamoci che “chi vuole essere amico del mondo è nemico di Dio” (Giacomo 4:4). La considerazione delle benedizioni spirituali che abbiamo in Cristo possano stimolarci a imitare Mosè, il quale per fede rifiutò gli agi, le ricchezze, gli onori e “abbandonò l’Egitto senza temere la collera del re, perché rimase costante come se vedesse Colui che è invisibile” (Ebrei 11:26-27).
Il mondo passa via con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1 Giovanni 2:17).

Se il mondo passa via con la sua concupiscenza, sappiamo che Dio ci ha donato in Cristo un’eredità celeste e ci invita a camminare in questo mondo, “moderatamente, giustamente e in modo santo” (Tito 2:12), seguendo le orme del Signore Gesù e ad avere lo sguardo rivolto non alle cose che si vedono ma a quelle che non si vedono perché sono eterne.
Cari tutti e in particolare i giovani, non scoraggiamoci se dobbiamo affrontare nella vita un tale mondo: Dio non ci abbandona. Il Signore Gesù ha sperimentato cosa significa vivere nel mondo col desiderio di piacere a Dio e onorarlo. Lui ci esorta a farci animo, sapendo che Lui, che ha vinto il mondo, sarà sempre al nostro fianco, secondo la promessa di Matteo 28:20: “…ecco, Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”. Dio vuole benedirci e darci molto di più di quello che il mondo offre!
L’apostolo Paolo scriveva: “Il mondo per me è stato crocifisso ed io sono stato crocifisso per il mondo” (Galati 6:14). Che possiamo far nostra quest’affermazione mettendo in pratica le parole di un cantico:

“Invano il mondo richiama il mio cuor
col falso incanto del vil tentator
lo sguardo fisso sul mio Salvator
e tendo al ciel.”