Il SIGNORE è Colui che ti protegge – Salmo 121

di Christian Briem

Consigliamo la lettura del Salmo 121

La fede che guarda al di sopra e al di là delle montagne
« Alzo gli occhi verso i monti…da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra» (Salmo 121:1, 2).

Il testo originale é stato tradotto correttamente in forma interrogativa: « Alzo gli occhi verso i monti…da dove mi verrà l’aiuto? ». L’autore del salmo si trova evidentemente in una situazione di grande distretta e cerca soccorso. Da dove arriverà? Dalle montagne? No ! « Il mio aiuto viene dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra ». Ecco dove risiedeva la sua fiducia davanti ad un pericolo pressante! È così che si esprimerà il residuo del popolo giudeo nel tempo della sua distretta.

Anche noi dobbiamo imparare che il soccorso nelle circostanza difficili della nostra vita non viene dalle “montagne”. Noi abbiamo facilmente la tendenza a confidarci in tutto ciò che ci appare come un rifugio sicuro in questo mondo. Se abbiamo questa propensione, prima o poi proveremo della delusione e il bastone sul quale ci saremo appoggiati ci perforerà la mano (cfr Isaia 36:6). Come  dice il profeta Geremia: « Certo, è vano il soccorso che si aspetta dalle alture, dalle feste strepitose sui monti; certo, nel SIGNORE, nel nostro Dio, sta la salvezza di Israele » (Geremia 3:23).

Si, la fede guarda al di sopra delle montagne verso Colui che ha fatto il cielo e la terra, che era «prima che i monti fossero nati» (Salmo 90:2). «A te alzo gli occhi, a te che siedi nei cieli! Ecco, come gli occhi dei servi guardano la mano del loro padrone, come gli occhi della serva guardano la mano della sua padrona, così gli occhi nostri sono rivolti al SIGNORE, al nostro Dio» (Salmo 123:1, 2). Il Signore non ci rifiuterà il suo soccorso se noi ci appoggiamo interamente su di lui. Egli verrà in un modo, o in un tempo diverso da quello che noi pensiamo, ma verrà.

Questo Salmo è scritto innanzitutto per Israele ed è utilizzato il nome SIGNORE – Eterno.  Nel Nuovo Testamento, noi non troviamo questo nome, ma apprendiamo che il Signore Gesù, la « Parola » fatta carne, è Dio l’Eterno (Giovanni 12:41 ; Ebrei 1:12 ; 13:8). Colui che ha fatto il cielo e la terra è lo stesso che è diventato il nostro Redentore ed è lui che viene in nostro soccorso.

 

Come il Signore ci accorda il suo soccorso.
« Egli non permetterà che il tuo piede vacilli » (v. 3a).

A partire dal versetto 3, il salmista non parla più in prima persona, ma è come se Dio lo facesse portatore di un messaggio profetico.

Questo messaggio sembra essere talvolta in contrasto con la nostra esperienza. Nonostante ciò, dobbiamo ammettere, che se noi camminiamo nelle vie di Dio, noi saremo protetti e non vacilleremo.  Vi sono numerosi passi della Parola che lo testimoniano. «Perché il  SIGNORE sarà la tua sicurezza, e preserverà il tuo piede da ogni insidia» (Proverbi 3:26). « Allora tu camminerai sicuro per la tua via e il tuo piede non inciamperà» (Proverbi 3:23). « I passi dell’onesto sono guidati dal SIGNORE; egli gradisce le sue vie» (Salmo 37:23). Nell’ultima lettera del Nuovo testamento, Dio è presentato come colui che ha la potenza di preservarci da ogni caduta e farci comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria (Giuda 24). Perché  malgrado tutto questo avviene che noi inciampiano e vacilliamo così spesso? Perché i nostri cuori non sono veramente diretti verso di Lui. Dobbiamo essere certi che se noi desideriamo con tutto il cuore camminare nelle sue vie, egli ci guarderà e non permetterà che il nostro piede vacilli.

Il Signore protegge individualmente e collettivamente
«…Colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco Colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà» (vv. 3, 4).

È  parlato di «Colui che ti protegge», e di «colui che protegge Israele». Colui che ci protegge tutti insieme è anche Colui che protegge ciascuno di noi individualmente — così come il Signore ama l’Assemblea, Egli ama individualmente tutti coloro che ne fanno parte. Voi che vi tormentate, ascoltate queste parole che vi sono indirizzate: «il SIGNORE è Colui che ti protegge». Egli è sempre pronto per voi, notte e giorno. Egli non sonnecchia e non dorme. Egli agisce verso di voi, come ha fatto per Israele.

L’esempio di Israele é incoraggiante. La storia di questo popolo, dimostra che l’Eterno è Colui che lo ha protetto e che lo protegge ancora oggi. Nessun popolo è mai stato perseguitato in questo modo, in vista del suo annientamento. Le nazioni che si sono accanite contro questo popolo, hanno dovuto fare l’amara esperienza che chi lo tocca «tocca la pupilla dell’occhio suo» (Zaccaria 2:8). Sebbene questo popolo persista oggi nella sua incredulità, il Signore porterà a compimento lo scopo che si è proposto nei suoi confronti.

Circostanze favorevoli o sfavorevoli
«Il SIGNORE é colui che ti protegge; il SIGNORE è la tua ombra, egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà né la luna di notte» (vv. 5, 6).

Certamente se il Signore, non fosse la nostra ombra alla nostra destra, “il sole” ci colpirebbe sovente.

Se le nostre circostanze sono come il sole che brucia con il suo calore, noi possiamo incoraggiarci ricordandoci che tutte le cose sono sotto il suo controllo. Il sole e la luna in particolare. Se è così nelle cose naturali, lo è altrettanto nelle cose spirituali. Dio talvolta permette che il sole colpisca. Nel libro del profeta Giona, quando il sole si levava, Dio fece soffiare un soffocante vento orientale. «Il sole picchiò sul capo di Giona così forte da farlo venire meno» (Giona 4:8). Dio, nella sua bontà, aveva fatto crescere un ricino per proteggere Giona dal sole e per sollevarlo dallo scoraggiamento. Non vediamo però che il profeta lo abbia ringraziato per questo.

È così che ci comportiamo anche noi talvolta. Noi beneficiamo della benevolenza di Dio, senza che questo conduca le nostre anime verso di Lui. Allora Dio deve intervenire e fare seccare “il nostro ricino”, per evidenziare che ci siamo affidati alle circostanze favorevoli, piuttosto che a Lui stesso. Nonostante ciò resta vero che se i nostri cuori dimorano vicini a Lui, il sole non ci colpirà di giorno, né la luna di notte.

Una tripla protezione
«Il SIGNORE ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l’anima tua. Il SIGNORE ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre» (vv 7-8).

Poi in seguito troviamo la meravigliosa espressione «Egli proteggerà», menzionata a tre riprese nei versetti 7 e 8.
Come credenti del tempo attuale, noi non possiamo e non dobbiamo aspettarci di avere una protezione terrena come sarà un giorno per il residuo fedele del popolo di Israele. L’Israele pio farà effettivamente l’esperienza di una liberazione assoluta e letterale da tutte le sue distrette come lo descrive questo salmo, ma non è la speranza, né la parte del credente oggi. Ciò non di meno, anche oggi, Dio non distoglie i suoi occhi dai giusti (Giobbe 36:7); e se noi siamo in comunione con Lui, spiritualmente faremo l’esperienza di questa tripla protezione.

Innanzitutto, ci proteggerà da ogni male, da ogni peccato, questo ci permetterà di vivere in una comunione ininterrotta con Lui. Non è questo un privilegio ancora più grande, rispetto al fatto di gioire di benedizioni terrestri? Riguardo alle circostanza che attraversiamo su questa terra, quelle stesse che noi consideriamo un male cooperano, sotto la Sua mano, al nostro bene (Romani 8:28). Esse possono rappresentare in sé qualcosa di negativo (per esempio la malattia), ma esse si riveleranno come qualcosa che ha portato un avvicinamento a Dio e nelle quali lo abbiamo glorificato.

In secondo luogo, Egli proteggerà la nostra anima attraverso tutte le difficoltà e i pericoli nella nostra vita. Il nostro Dio sa quanto la nostra anima può essere turbata dalle cose che ci accadono. Così Egli ha provveduto: noi possiamo portargli tutto ciò che ci opprime e la Sua pace guarderà i nostri cuori e i nostri pensieri in Cristo Gesù (Filippesi 4:7). Inoltre riceviamo già oggi la salvezza delle nostre anime, come fine o scopo della nostra fede(1 Pietro 1:9). Nessuno può strapparle, nessuno ci può rapire dalla mano del Padre e dalla mano del Figlio (Giovanni 10:28, 29).

Il  versetto 8, che contiene la terza menzione del termine proteggere, abbraccia l’insieme delle nostre circostanze e tutto il nostro avvenire.  Dio proteggerà il nostro uscire e il nostro entrare ora. Che si tratti del nostro andare e venire quotidiano, o del nostro passaggio nell’eternità, Egli ci guarderà in ogni cosa e ci condurrà al porto desiderato. Che fiducia ci dona tutto questo! È possibile che alcuni di noi dovranno ancora passare per la morte, mentre altri — e questa è la nostra speranza di credenti — saranno viventi fino alla venuta del Signore Gesù. Comunque sia, il nostro Salvatore proteggerà il nostro uscire e il nostro entrare e ci introdurrà certamente nella nostra patria celeste.

Verso la fine della sua vita, Paolo vedeva avvicinarsi il martirio; nonostante ciò poteva dire con piena certezza: «Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste» (2 Timoteo 4:18). È possibile che il regno celeste sia raggiunto attraverso delle prove molto difficili, ma lo raggiungeremo. L’uscita dalla scena di questo mondo e l’ingresso nell’eternità riposano nella mano del nostro Salvatore.

Tradotto e adattato da Le Messager Evangélique