La trinità di Dio

di K. L. B.

Articolo tratto dal mensile IL MESSAGGERO CRISTIANO del 04-2005

In tutta la storia del Vecchio Testamento troviamo molte prove della pluralità della Deità. C’è, da un lato, l’Onnipotente con i suoi decreti, le sue leggi e le manifestazioni della sua gloria, di fronte alle quali l’uomo quasi non poteva reggere; d’altro lato la comparsa in più occasioni o di “uno simile ad un figlio d’uomo, oppure dell’“Angelo dell’Eterno” o “Angelo del patto”, probabili manifestazioni del Figlio di Dio. E poi vi sono l’opera e il soffio continuo dello Spirito Santo che contendeva con gli uomini (Genesi 6:3), o li investiva di potenza (Genesi 41:38; Esodo 31:3; 35:21).

Come nella rivelazione del Nuovo Testamento troviamo un Dio da sempre esistente, che si manifesta come Padre, Figlio e Spirito Santo, così nel Vecchio Testamento scopriamo questa stessa triplice manifestazione della Deità, spiegazione anche dell’espressione plurale del nome stesso dell’unico Dio, Elohim.

Esempi tratti dalla natura.

Si dice che la mente umana non può concepire “un solo Dio” costituito al tempo stesso da tre persone, o tre persone costituenti un solo Dio. Wesley disse una volta: Portatemi un verme che possa comprendere un uomo, e io vi mostrerò un uomo in grado di comprendere Dio.

Consideriamo, ad esempio, il sole, lo spazio, il tempo.

Parliamo del sole. Esso è materia, luce, calore. È materia, ma invisibile (noi lo vediamo, senza strumenti speciali, attraverso la sua luce) e irraggiungibile (nulla e nessuno potrebbe atterrare sul sole senza essere distrutto prima ancora d’arrivarvi). Di Dio è scritto: “Abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere” (1 Timoteo 6:16). Noi conosciamo il sole grazie alla sua luce, così come conosciamo Dio tramite Gesù Cristo, che è “lo splendore della sua gloria” (Ebrei 1:3). Ma il sole è anche calore, come Dio è Spirito. Il calore non si vede, ma i suoi effetti sono constatabili su tutto il pianeta; senza il calore non ci sarebbe vita sulla terra; l’intero ecosistema cesserebbe di funzionare.

Lo spazio è definito da “tre dimensioni”: lunghezza, larghezza e altezza. Non sono elementi generati dallo spazio, ma formano lo spazio. Lo stesso si può dire delle definizioni bibliche che si riferiscono alla Deità. Padre, Figlio e Spirito Santo non sono tre cose generate da Dio, ma le tre Persone che costituiscono Dio; pur essendo tre, in realtà sono una cosa sola.

Il tempo è passato, presente e futuro. Il tempo non esisterebbe senza questi tre elementi. Passato, presente e futuro non sono generati dal tempo, ma costituiscono il tempo stesso. Il tempo è una “trinità” perfetta. Esso nasce dal passato, continua nel presente e scorre nel futuro. “L’oggi” è quello che ieri era il “domani; domani diventerà “ieri”, poi “la settimana scorsa”, “il mese scorso”, e così via. Il futuro è sconosciuto e misterioso, a meno che non si sveli in qualche modo nel presente. Allo stesso modo, il Padre è la sorgente invisibile che si rende visibile soltanto nel Figlio che oggi lavora mediante lo Spirito Santo.

Passiamo ora al campo degli esseri intelligenti. Il Nuovo Testamento ci dice che l’uomo è formato da tre elementi: spirito, anima e corpo (1Tessalonicesi 5:23). Lo spirito è la parte più elevata del nostro essere: esso ci dà la percezione delle cose spirituali, e ci permette di conoscere Dio e di entrare in contatto con Lui. Su questa parte del nostro essere lo Spirito Santo deve agire per controllare la nostra vita. L’anima è l’elemento intermedio legato alle passioni, alle emozioni, all’immaginazione. Il corpo è quella parte materiale attraverso cui lo spirito e l’anima trovano la loro espressione. L’uomo stesso dunque, creato ad immagine del Dio uno e trino, è un essere composto da tre parti, e in questo si distingue del tutto dagli altri esseri del regno animale.

Anche se non siamo in grado di comprendere queste “triplicità” dell’universo, dobbiamo nondimeno accettarla; e accettare che, perché esistano, debba esservi una Causa grande e universale. Si potrebbe dire che anche l’intero universo, come l’uomo, è fatto ad immagine del Dio uno e trino, almeno sotto questo aspetto.

Dio è dunque costituito dal Padre, dal Figlio Gesù Cristo e dallo Spirito Santo. Benché la nostra mente umana rimanga confusa di fronte a tale mistero, il nostro cuore può ben rallegrarsi per questa realtà, perché proprio la forma trinitaria di Dio ha reso possibile una via di accesso alle sue creature.

È stato recentemente pubblicato il raccolto della conversione di un incredulo. Questi concepiva la necessità di un Essere superiore ma guardava con sospetto l’Evangelo, perché non riusciva a comprendere “l’incarnazione” del Figlio di Dio. Un giorno, fece questo ragionamento: Supponiamo che vi sia un Creatore, e che questi abbia definito l’intero schema della creazione e dell’esistenza dell’uomo sulla terra, dotandolo di ragione e di libero arbitrio; supponiamo poi che il Creatore si sia accorto che l’uomo stava abusando di quelle facoltà e agiva in modo non conforme al suo piano originale. Cosa avrebbe dovuto fare il Creatore in una situazione del genere? Sicuramente avrebbe trovato un modo per mettersi in comunicazione con l’uomo. L’incredulo si ricordò allora che un giorno si era soffermato a guardare una colonia di formiche sotto un coperchio di vetro. E immaginò che ci fosse un uomo desideroso di influenzare quelle formiche a loro vantaggio, ma si rese conto che questo non sarebbe potuto avvenire se l’uomo non avesse potuto diventare formica e unirsi a loro e comunicare con loro, pur conservando la sua intelligenza umana. Improvvisamente, il senso e la necessità dell’incarnazione di Cristo si imposero alla sua mente, ed egli ripose la sua fede in Gesù, il Salvatore, mandato nel mondo da Dio Padre; e anch’egli fu rigenerato dallo Spirito Santo, come ogni vero credente.

Diamo fiducia alla Parola di Dio; essa non solo ci dice la verità ma è la Verità, E dove la nostra mente non riesce ad arrivare, la fede riceve con gioia, senza metter in dubbio, le rivelazioni meravigliose che Dio fa.