di Arend Remmers
Il libro del profeta Isaia è suddiviso in 66 capitoli
Autore e data di redazione
Il profeta Isaia (il suo nome significa: “Dio è salvezza”), era il figlio di Amots, secondo quanto ci è indicato al primo versetto del primo capitolo. Secondo un’antica tradizione giudaica, quest’ultimo sarebbe stato un fratello del re Amatsia. In ogni caso, Isaia aveva accesso alla corte reale a Gerusalemme (Isaia 7:3; 38:1; 39:3). Era sposato ed aveva due figli, i cui nomi erano Sear Iasub (in ebraico “un residuo ritornerà” Isaia 7:3) e Maher-Shalal-Hash-Baz , Il cui nome significa “Affrettate il saccheggio. Presto al bottino (8:3).
Il servizio profetico di Isaia fu esercitato nel periodo dei seguenti re di Giuda: Uzzia, Iotam, Acaz e Ezechia. Uzzia cominciò a regnare solo verso il 767 a.C. ed Ezechia morì intorno al 697 a.C.. Il ministerio del profeta Isaia, può essere pertanto collocato in questo periodo. Secondo la tradizione giudaica, Isaia sarebbe stato perseguitato dal re Manasse, figlio di Ezechia e segato in un tronco d’albero (confronta Ebrei 13:7).
Per la prima volta, durante il Medioevo, dei commentatori portarono avanti l’ipotesi che non tutti i 66 capitoli del libro siano imputabili a Isaia. Verso la fine del diciottesimo secolo, il periodo dell’Illuminismo, degli scettici e dei teologi moltiplicarono i loro sforzi per dimostrare che Isaia non poteva avere scritto tutto il libro. Alcuni iniziarono ad attribuire i capitoli da 40 a 46 ad un autore del sesto secolo a.C. (deutero Isaia). Nel 19° e nel 20° secolo i tentativi di smantellamento del libro proseguirono: i primi 39 capitoli, furono a turno attribuiti a diversi scrittori e si imputarono i capitoli da 55 a 66 ad un “terzo Isaia”, che avrebbe vissuto tra il sesto ed il quinto secolo a.C.. Le critiche si basano sulla varietà degli argomenti trattati all’interno del libro, sullo stile, che viene definito non omogeneo tra le varie sezioni e sul fatto che venga menzionato il re Ciro circa duecento anni prima della sua apparizione (Isaia 44:28; 45:1).
L’esame dettagliato degli attacchi portati dai critici biblici, ci allontanerebbe dallo scopo che ci proponiamo. Tuttavia facciamo rimarcare che, in questo mondo, le differenze di temi e di stile sono proprie di quasi tutti gli autori, senza peraltro che la paternità dell’opera sia messa in dubbio. Non si può quindi invocare la poca omogeneità di stile tra le diverse parti del libro di Isaia. Questo tipo di argomento non è credibile. Le affinità occupano una posizione almeno di eguale importanza; citiamo ad esempio la frequenza con la quale Dio è menzionato come “il Santo di Israele” (vedere anche il punto 3 relativo alle “Particolarità”).
Per mezzo dei profeti Dio dichiara la fine fin dal principio (Isaia 46:10). La menzione del nome di Ciro, molto tempo prima della sua epoca, ne fornisce una prova tra le centinaia che sono conservate nella parola di Dio.
Un elemento che caratterizzava i profeti, è proprio il fatto che lo Spirito di Dio comunicava anche delle cose che riguardavano l’avvenire. L’uomo di Dio proveniente da Giuda, inviato a Geroboamo, pronunciò il nome di Giosia circa trecento anni prima della nascita di quest’ultimo (1 Re 13:2). Isaia ha pronunciato numerose profezie non soltanto su Ciro, ma anche riguardo al Messia: alcune si sono già realizzate, altre attendono ancora il loro compimento. Lo storico giudeo Giuseppe Flavio scrisse (“Antichità giudaiche” XI 1. 1,2) che Ciro il re di Persia lesse con stupore le predizioni di Isaia a suo riguardo, e che, poco dopo diede ai Giudei il permesso di ritornare a Gerusalemme (confronta Esdra 1:1-4). Nel Nuovo Testamento il libro del profeta Isaia è citato circa settanta volte, più di tutti gli altri scritti dei profeti messi insieme. Ben ventotto citazioni provengono dai capitoli 40 a 66 e undici volte il nome di Isaia si trova menzionato espressamente (Matteo 3:3; 8:17; 12:17; Luca 3:4; 4:17; Giovanni 1:23; 12:38; Atti 8:28-33; Romani 10:16, 20, 21). Il passo maggiormente degno di nota a questo riguardo si trova nel Vangelo di Giovanni al capitolo 12 nei versetti da 38 a 41. In essi si trovano delle citazioni di Isaia, capitoli 53 e 6; il nome del profeta è menzionato 3 volte! La Parola di Dio conferma così essa stessa l’unità di questo libro.
La scoperta dei manoscritti del Mar Morto costituisce un’altra chiara testimonianza in favore dell’unità del libro di Isaia. A Qumram nel 1947, si trovò in particolare un rotolo del II secolo a.C. di circa 7 metri di lunghezza con il testo integrale del libro di Isaia. Questo manoscritto è la copia più antica di un libro completo dell’Antico Testamento. Luca (Cap. 4:17-20) menziona un rotolo di questo tipo (confronta Atti 8:28-35).
Isaia visse ed esercitò il suo ministerio durante un periodo difficile. Il re Uzzia (Azaria) di Giuda conobbe certamente un buon inizio, ma più tardi, il suo cuore si inorgoglì contro Dio. Il suo figlio Iotam fu, in una certa misura, un re pio, mentre il figlio di quest’ultimo, Acaz, era un idolatra. Tuttavia, Ezechia, suscitò un grande risveglio nel popolo. In questo periodo il regno di Giuda subì l’oppressione di nemici stranieri: Edom, la Siria, Israele ed i Filistei. I re empi del regno di Israele, a nord, si erano alleati alla Siria e attaccavano incessantemente Giuda (2 Re 15:37; 16:5-6; 2 Cronache 28:5-6). Invece di confidare in Dio cercavano soccorso presso gli Assiri (2 Re 16:7 e 2 Cronache 28:16); i re di Giuda non ottennero un vero aiuto (2 Cronache 28:20). Isaia fu testimone dell’alleanza conclusa dal regno del nord con l’Egitto contro l’Assiria e anche della disfatta del popolo (le 10 tribù del nord che formavano il regno di Israeele) e della sua deportazione in Assiria nel 722/721 a.C (2 Re 17).
Quando, sotto il re Ezechia, Giuda volle affrancarsi dalla dominazione degli Assiri, Dio gli venne in soccorso (2 Re 18:7; 2 Cron. 32), ma poco dopo, Isaia dovette condannare l’alleanza con Babilonia, l’altra grande potenza del tempo e annunciare la cattività babilonese del regno di Giuda che sarebbe avvenuta circa un centinaio di anni più tardi (2 Re 18:7; 20:12-19).
2. Il suo scopo
Isaia occupa il primo posto tra i libri profetici, sia nelle attuali edizioni della Bibbia, sia nella bibbia ebraica, dove è posto all’inizio degli “ultimi profeti”. Isaia, da un punto di vista storico, non era certamente il primo dei profeti , ma il suo libro costituisce lo scritto profetico più lungo e più completo delle Sacre Scritture. Isaia è colui che fornisce i maggiori dettagli riguardo al Messia promesso (solo i Salmi hanno un carattere ancor più marcatamente messianico); questo spiega perché è soprannominato “l’evangelista tra i profeti”. Il primo posto che occupa tra coloro che sono denominati i quattro grandi profeti appare quindi giustificato.
Il libro di Isaia è composto da due parti principali (dal cap. 1 al 35 e dal 40 al 66) esse sono separate l’una dall’altra da una sezione storica (Isaia cap. da 36 a 39). La prima divisione contiene la storia esteriore del popolo di Dio, la seconda riporta la storia interiore. La prima parte (Isaia da cap. 1 a 35) presenta, a grandi linee, delle profezie sugli ultimi tempi e le vie di Dio verso Giuda e Israele (Isaia cap. da 1 a 12) e le nazioni con le quali i Giudei si trovano in contatto (Isaia cap. da 13 a 27). La descrizione dello stato del regno millenniale, fa seguito ai sei “guai” o maledizioni contenuti nei capitoli da 28 a 35. Tra la prima e la seconda divisione si inserisce una sezione storica sulla vita del re Ezechia (Isaia da cap. 36 a 39). Essa parla dell’attacco degli Assiri contro Giuda, della loro disfatta e anche della guarigione di Ezechia dopo una malattia. Per il posto che occupano questi capitoli, di carattere storico, sono anche un’immagine delle profezie che riguardano i nemici di Israele e la liberazione del residuo.
La seconda grande divisione (Isaia cap. da 40 a 66) tratta della relazione del popolo di Dio con il Messia (Cristo) e termina con una descrizione del regno di Cristo nel Millennio. I capitoli da 40 a 48 presentano la liberazione da Babilonia e la condanna degli idoli, mentre i capitoli da 49 a 57, mostrano le sofferenze e la gloria del servitore dell’Eterno. I capitoli da 48 a 66, contengono un riassunto dei pensieri e delle vie di Dio verso Israele, il Suo popolo terrestre. In tutto il libro lo stile ed il linguaggio di Isaia sono molto espressivi. A parte qualche raro passaggio, principalmente dal capitolo 36 al 39, il testo è redatto nelle diverse forme della poesia ebraica.
3. Le particolarità
a) Il “Santo di Israele”
Il “Santo di Israele” occupa un posto particolare fra i diversi nomi attribuiti a Dio nel libro di Isaia. Esso viene riportato 26 volte: Isaia 1:4; 5:19, 24; 10:20; 12:6; 17:7; 29:9, 23(“Santo di Giacobbe”); 30:11,12,15; 31:1; 37:23; 41:14,16,20; 43:3,14; 45:11; 47:4; 48:17; 49:7; 54:5; 55:5; 60:9,14. Ad eccezione di questi versetti, nell’Antico Testamento questo titolo non si trova che in 2 Re 19:22, nei Salmi 71:22; 78:41; 89:18; in Geremia 50:29; 51:5 ed in Ezechiele 39:7 (“Santo in Israele”).
Si può notare che l’unità del libro di Isaia è confermata da questo nome di Dio: è citato 13 volte in ciascuna delle due grandi sezioni (cap. 1 a 39 e da 40 a 66). La testimonianza si trova ancora particolarmente rafforzata dal fatto che Isaia stesso si serve di questo nome nelle parole che egli indirizza ad Ezechia in 2 Re 19:22!
Il titolo “Santo di Israele ” implica che il Dio di Israele è separato da ogni forma di male, poiché Egli ha gli occhi troppo puri per vedere il male. È ciò che esprimono anche i Serafini in Isaia 6:3, quando esclamano davanti al trono: “Santo, Santo, Santo, è il Signore degli eserciti” (crf. Apocalisse 4:8)
b) La “salvezza”
Un altro termine chiave del libro di Isaia è la parola “salvezza” o “liberazione” (in ebraico jschu’a rispettivamente jesca o teschu’a da cui deriva il nome Je(ho)schua, Josua, che equivale in Greco a Gesù). Questa parola appare nei seguenti passi: Isaia 12:2,3 (fonti della salvezza); 17:10 (Dio della tua salvezza); 25:9 (gioie della salvezza); 26:1 (mura della salvezza), 18; 33:2,6; 45:8,17 (salvezza eterna); 46:13; 49:6, 8 (giorno della salvezza); 51:5, 6, 8; 52:7 (messaggero della salvezza), 10; 56:1; 59:11,17 (elmo della salvezza); 60:18; 61:10 (vesti della salvezza); 62:1, 11.
Anche se il profeta vedeva più spesso in questa salvezza le benedizioni del regno milleniale, numerose delle espressioni utilizzate sono applicate nel nuovo testamento alla salvezza eterna durante il tempo attuale (cfr. Atti 13:47; Romani 10:15; 2 Corinzi 6:2; Efesini 6:17). Queste numerose menzioni della salvezza permettono di comprendere il motivo per cui ad Isaia sia attribuito il nome di “evangelista tra i profeti”.
c) Profezie messianiche
Nessun altro scritto dell’Antico Testamento, a parte i Salmi, contiene così tante profezie che concernono il Signore Gesù come il libro di Isaia. Sembra che il profeta avesse sempre Cristo davanti agli occhi (cfr. Isaia 6 e Giovanni 12:38-41).
I passi più importanti sono:
– Il redentore promesso è Dio stesso: Isaia 47:4, 48:17
– La venuta su questa terra del Figlio di Dio: Isaia 7:14; 9:2, 6; 11:1, 2; 48:16
– Il Suo abbassamento: Isaia 4:2; 42:1; 50:4, 5; 53:1, 2
– Il Suo rigetta mento: Isaia 8:14; 49:4; 53:3
– Le Sue sofferenze: Isaia 50:6; 52:14; 53:3-7, 10-12; 63:9
– La Sua gloria: Isaia 9:7; 11:3,10; 25:8; 28:16; 32:1; 49:6; 52:15; 53:9,12; dal cap. 58 al 66
Inoltre questo libro contiene numerosi passi del Messia, del Redentore, Gesù Cristo.
Analisi succinta del suo contenuto
A) Isaia capitoli da 1 a 35, prima grande divisione
1. Capitoli da 1 a 12 Giuda e di Gerusalemme
Capitolo 1 Il triste stato di Giuda e Gerusalemme
Capitolo 2 Ristabilimento di Giuda e di Gerusalemme
Capitoli 3 e 4 Giudizio e gloria di Sion
Capitolo 5 Israele, rappresentata dalla vigna sterile
Capitolo 6 La missione di Isaia
Capitolo 7 Il Messia e l’Assiro
Capitolo 8 L’attacco dell’Assiro
Capitolo 9 Speranza e avvertimento per Israele
Capitolo 10 L’Assiria strumento del giudizio di Dio
Capitolo 11 e 12 Il regno di pace
2. Capitoli da 13 a 27 Dieci miracoli riguardanti le nazioni
Capitoli 13 e 14 Oracoli contro Babilonia e i Filistei
Capitoli 15 e 16 Oracolo su Moab
Capitolo 17 Oracolo contro Damasco
Capitolo 18 Ritorno di Israele
Capitolo 19 Oracolo riguardante l’Egitto
Capitolo 20 Appendice storica
Capitolo 21 Oracolo riguardante Babilonia, Duma e l’Arabia
Capitolo 22 Oracolo della valle della visione (Gerusalemme)
Capitolo 23 Oracolo su Tiro
Capitolo 24 Giudizio su tutta la creazione
Capitolo 25 Le benedizioni del regno di pace
Capitolo 26 Il cantico della liberazione di Giuda
Capitolo 27 Castigo e liberazione
3. Capitoli da 28 a 35 Sei giudizi o maledizioni
Capitolo 28 Giudizio su Efraim
Capitolo 29 Giudizio su Gerusalemme; Maledizione su coloro che disprezzano Dio
Capitolo 30 Giudizio sull’alleanza con l’Egitto
Capitolo 31 Giudizio sulla fiducia riposta sugli uomini
Capitolo 32 Visione sul regno di pace
Capitolo 33 Giudizio sull’Assiria
Capitolo 34 Giudizio su Edom e i suoi alleati
Capitolo 35 La benedizione del regno di pace
B) Isaia capitoli da 36 a 39, sezioni storica: Ezechia e Isaia
Capitoli da 36 a 37 Attacco e disfatta dell’Assiria
Capitolo 38 Malattia e guarigione di Ezechia
Capitolo 39 Mancanza di Ezechia e annuncio del giudizio
C) Isaia capitoli da 40 a 66, Seconda grande divisione: La storia interiore di Israele
1. Capitoli da 40 a 48 Dio esaudisce il suo popolo
Capitolo 40 Consolazione di Israele
Capitolo 41 Israele il servo dell’Eterno
Capitolo 42 Il vero servitore dell’Eterno
Capitolo 43 Perdono di Dio
Capitolo 44 Dio incoraggia il Suo popolo
Capitolo 45 Dio annuncia la liberazione
Capitoli 46 e 47 La caduta di babilonia
Capitolo 48 L’amore di Dio nei confronti di un popolo apostata
2. Capitoli da 49 a 57 Rigettamento e sofferenze del servitore dell’Eterno
Capitolo 49 e 50 Il vero servitore dell’Eterno
Capitolo 51 Incoraggiamento del residuo fedele
Capitolo 52 Risveglio di Sion e venuta del servitore dell’Eterno
Capitolo 53 “Egli ha portato i peccati di molti”
Capitolo 54 Canto di trionfo di Gerusalemme
Capitolo 55 Grazia estesa alle nazioni
Capitolo 56 I rigettati sono accolti
Capitolo 57 Il triste stato di Israele
3. Capitoli da 58 a 66 Restaurazione e gloria di Israele
Capitolo 58 Accusa contro Israele
Capitolo 59 Caduta e confessione del popolo
Capitolo 60 La gloria del regno di pace
Capitolo 61 Il Messia e il Suo popolo
Capitolo 62 Gloria di Sion
Capitolo 63 Il grande vendicatore
Capitolo 64 Preghiera
Capitolo 65 e 66 Risposta di Dio
Tratto da “Vue d’ensemble de l’Ancien Testament” di Arend Remmers – Pubblicato da EBLC Ἐditions Bibles Et Littérature Chrétienne Vevey