di Max Billeter
La vita nuova, che abbiamo ricevuto alla conversione, risveglia in noi il desiderio di piacere al Signore. Poiché Egli ci ha riscattati con il Suo sangue prezioso, noi lo amiamo e desideriamo vivere con lo scopo di piacergli. Nella Parola di Dio, troviamo alcuni consigli pratici che ci aiutano a realizzare questo desiderio.
Condizione preliminare
“Siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa” (Colossesi 1:9-10).
Come possiamo piacere al Signore? E chi gli è davvero gradito? La risposta è semplice: gli è gradito chi fa quello che Egli desidera. E’ nella Parola che il Signore ci rivela quella che è la Sua volontà per la nostra vita.
Per prima cosa, ci fa conoscere lo scopo che Egli persegue a nostro riguardo. Ci ha salvati per allontanarci da questo mondo malvagio che gli è nemico e per portarci con Sé nella gloria celeste. Se noi abbiamo risposto alla chiamata divina, ci comporteremo in un modo degno di questa. Non cercheremo la nostra felicità né nel mondo né nei piaceri terreni, ma condurremo la nostra vita nella prospettiva del cielo, dove il Signore Gesù è seduto alla destra di Dio. E questo riceverà la Sua piena approvazione.
Poi, dobbiamo conoscere la via per la quale il Signore ci vuole condurre. Bisogna che la ricerchiamo in preghiera e con l’aiuto dello Spirito Santo, applicando la Parola di Dio alla situazione in cui ci troviamo. Scopriremo così, passo dopo passo, il cammino da seguire. Il Signore si rallegra quando, per la fede, fissiamo lo sguardo su di Lui e ci lasciamo guidare da Lui e dalla Sua Parola! Egli ci ha lasciato questa promessa: “Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te” (Salmo 32:8).
La condizione preliminare ad una vita che piaccia al Signore è dunque la conoscenza della Sua volontà e la sollecitudine nell’obbedienza.
Crescita
“Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più” (1 Tessalonicesi 4:1).
Il Signore Gesù vorrebbe che tutta la nostra vita fosse gradita a Dio. In ogni ambito dobbiamo chiederci in che modo possiamo piacere al nostro Signore. All’interno della coppia, nella famiglia, sul lavoro, nel tempo libero, nei rapporti con gl’increduli o con i figli di Dio… dovunque il nostro comportamento dovrebbe onorare il Signore.
L’apostolo Paolo, in 1 Tessalonicesi 4, ci mostra che possiamo piacere al Signore sempre di più, che è possibile un miglioramento continuo del nostro modo di vivere. Proseguendo nella lettura del capitolo, questo fatto è dimostrato con due esempi:
- Al v. 3, Paolo parla della santificazione pratica: poiché viviamo in un mondo iniquo e abbiamo sempre il peccato in noi, dobbiamo continuamente essere esortati alla santità pratica. La misura è grande, l’obiettivo è elevato: “Come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta” (1 Pietro 1:15). Più ci separeremo dal male e rinunceremo al peccato, più piaceremo al nostro Signore.
- Al v. 9 si parla dell’amore fraterno. Anche in questo ambito possiamo impegnarci per tutta la vita. Amare i fratelli e le sorelle nella fede, perché anch’essi possiedono la stessa vita divina che abbiamo noi; e non limitarci a parole benevole, ma amarli “con i fatti e in verità” (1 Giovanni 3:18). Come si rallegra il Signore quando vede accrescere il nostro amore per i Suoi riscattati, per i quali ha dato la vita!
Un esempio
“Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via: infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio” (Ebrei 11:5).
Il poco che la Parola ci dice riguardo ad Enoc, ci mostra in che cosa Dio trova il Suo piacere nella vita di un uomo:
- Enoc ha avuto fede in Dio. Nella sua vita, c’è stato certamente un momento in cui si è volto verso Dio per entrare in una relazione vivente con Lui.
- Enoc ha camminato con Dio (Genesi 5:22). Aveva la Sua approvazione, perché aveva confidato in Dio in tutto ciò che faceva: perciò poteva avere una comunione priva di ombre con Lui.
- Enoc ha reso testimonianza a Dio (Giuda 1:14-15). Ha annunciato il giudizio divino agli uomini increduli e ha condannato così il loro comportamento empio.
L’esempio di Enoc ci spinge a condurre una vita conforme alla Parola di Dio e a mantenere viva la nostra comunione con il Signore. Egli tornerà presto per prenderci con Sé; in quel momento la nostra vita sulla terra sarà terminata. Aspettando il Suo ritorno, il tempo che trascorriamo sulla terra può essere impiegato per la Sua gloria e la Sua gioia.
“Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo” (2 Corinzi 5:9).