Il Natale, il vero dono e la vera vita

Natale

(di Mattia Chianura)

“Caro Babbo Natale…”. Così, quando ero bambino, iniziavo la consueta lettera a un personaggio di fantasia. Gli scrivevo perché volevo ricevere dei doni. E volevo ricevere dei doni perché pensavo che mi avrebbero appagato. Ma non passava molto tempo prima che quanto ricevuto si aggiungesse alla lista di ciò che non aveva raggiunto l’obiettivo. Forse veniva dimenticato, o forse non era più abbastanza.
Con la fine dell’anno che si avvicina mi chiedo se tale modo di fare sia diffuso solo nei bambini o anche negli adulti. Mi sono guardato intorno, “ho applicato il cuore a… considerare le cose che si fanno sulla terra” (Ecclesiaste 8:16) e ho visto che forse è più diffuso proprio in questi ultimi. Si cerca, si insegue, si brama, ma non si trova. Eppure Qualcuno che parlava con grazia e autorità disse: “cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (Vangelo di Matteo 7:7). Forse anche tu stai cercando riposo, ma non c’è. Forse anche tu stai cercando un vero senso di compimento e soddisfazione, ma non riesci a ottenerlo. A volte si anela a qualcosa come se quello sarà abbastanza per avere quiete nel nostro cuore e nella nostra mente, solo per scoprire poi l’amara verità: non è così. Eppure quel Qualcuno che parlava con grazia e autorità disse: “Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Vangelo di Giovanni 14:27). Poi, a volte, ci sembra di aver ricevuto quello di cui avevamo bisogno. Questa sera abbiamo posato il capo sul cuscino calmi, soddisfatti. E poi? Quanto è durata questa piacevole sensazione?
Quello che la nostra società e quindi molti di noi che la viviamo fanno a Natale è proprio un emblema rappresentativo di questo. Il giorno di Natale, sebbene non in accordo ad un’indicazione biblica, dovrebbe quantomeno ricordarci di un dono ben preciso fatto all’umanità: la venuta di un Salvatore. Ma gli uomini hanno distolto lo sguardo da questo dono per volgerlo ad altri che non possono saziare, che non posso risolvere i problemi e che non possono salvare.
Eppure quel Qualcuno che parlava con grazia e autorità ha detto: “chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete… Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Vangelo di Giovanni 4:14; 6:35)

Caro lettore, quando io da bambino scrivevo quelle letterine non conoscevo Colui che dona ciò che è più importante. Tuttavia, quando me ne hanno parlato, ho accettato questo dono:

il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù” (Lettera ai Romani 6:23)
chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo.” (1 Lettera di Giovanni 5:10-11)

Sì, Gesù Cristo, non un personaggio di fantasia, ma fra i più ben radicati nella storia che Egli stesso ha cambiato più di chiunque altro, così come la vita di milioni di persone, Gesù Cristo, il Figlio di Dio da ogni eternità, si è fatto carne. Senz’altro sarà meglio per il tuo cuore e la tua anima considerare tali verità al di sopra di ogni altra cosa in questi giorni.
In Lui è stato creato l’impressionante e maestoso universo che ci circonda il quale ci mostra la Sua gloria. Ma ciò che sorprende ancor di più è che Egli è poi entrato in questa creazione. E questo fatto è esclusivo del cristianesimo come la Bibbia ce lo rivela. Non è sbalorditivo? Quale condiscendenza! Eternamente beato, ha preso su di Sé, volontariamente e con uno scopo ben preciso, le limitazioni del nostro corpo. Nato in una mangiatoia, ha camminato su strade polverose, ha avuto fame e ha avuto sete, ha avuto nemici che lo infastidivano e lo perseguitavano ingiustamente. Alla fine l’hanno voluto uccidere, Lui, per mezzo del quale ogni cosa è stata fatta (Vangelo di Giovanni 1:3). Quale dono!

Ma qual è lo scopo di questa Sua prima venuta? Perché ha visitato questo mondo? Perché noi avessimo un Salvatore! Ed è Lui l’unico vero Salvatore. Egli ci riscatta dalla nostra triste condizione nella quale siamo sprofondati a causa del peccato che ci rende indegni davanti a Dio e, ancor peggio, meritevoli del Suo giusto giudizio e della Sua giusta condanna: “Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?” (Salmi 130:3).
Ecco il dono. Ti è presentato. Cristo Gesù, pur rimanendo Vero Dio, si è fatto Uomo, ha compiuto un cammino perfetto ed è andato a morire sulla croce al posto tuo. Egli, il tuo sostituto. Egli è morto per scontare per te la giusta condanna per il tuo peccato che tu non vuoi dover subire. Egli solo ti dona ciò di cui hai bisogno: una giustizia divina e perfetta di cui rivestirti e una posizione perfetta per riconciliarti con Dio (dal Quale il peccato ti separa). Egli prende su di Sé la tua sozzura per donarti la Sua giustizia e la Sua beatitudine. Egli ti toglie di dosso il tuo “abito sporco” per rivestirti di abiti puri e magnifici, affinché tu possa entrare alla presenza di Dio, ora e per l’eternità.

Cosa ne farai di questo dono? Lo rifiuterai? Non esiste colpa più grave della quale tu ti possa macchiare che quella di rifiutare il dono di Gesù Cristo, di voltare le spalle al Suo sangue versato sulla croce anche per te. Ne porteresti le conseguenze eterne, a partire da oggi.
Rimarrai indifferente? È la medesima cosa. Che sia perché pensi di poterti salvare da solo o che sei troppo indaffarato per pensarci ora, nulla cambia: il dono di Dio non è accettato.
Oppure, tu oggi, puoi iniziare una vita completamente nuova. Puoi riconoscerti peccatore e bisognoso di qualcosa che solo Dio ti può provvedere. Puoi guardare a Cristo come l’unica via di salvezza, accettare il Suo sacrificio sulla croce per te, e ricevere il dono di Dio: la vita eterna in Cristo Gesù. Così veramente potrai dire “anno nuovo, vita nuova”, perché Dio stesso opererà un miracolo in te, rinnovandoti: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Lettera ai Corinzi 5:17).

Al di là delle circostanze difficili che forse tu stai vivendo, che il mondo sicuramente sta vivendo e che sappiamo bene che non potranno essere cambiate da qualche giorno speso diversamente, Cristo oggi ti ricorda che Lui è l’acqua della vita per non avere più sete, il pane della vita per non avere più fame, la pace di Dio che supera ogni intelligenza (Lettera ai Filippesi 4:7). Cristo cambia tutto. Fa ogni cosa nuova, perché cambia il tuo cuore; ed è l’unico che può farlo!

Ecco il dono. La tua mano è aperta per riceverlo?
Gesù disse loro: «… colui che viene a me, non lo caccerò fuori»” (Vangelo di Giovanni 6:37).

Se vuoi approfondire il tema di questo articolo visita la categoria Evangelizzazione.
Se hai dubbi o domande sull’argomento non esitare a scriverci alla mail bibbiawebmail@gmail.com.

Se volete stampare e diffondere questo articolo ecco anche la versione per stamparne un opuscolo:

Scopri di più da BibbiaWeb

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading