Il Messaggero Cristiano – Il Buon Seme (11/07/2007)
«Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti… Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.»
Ebrei 13:4
La crisi del matrimonio e della famiglia non è mai stata grave come oggi. Il divorzio, l’adulterio, l’unione libera e ogni tipo di deviazione scalzano una delle più nobili istituzioni date da Dio all’essere umano: il matrimonio (Genesi 2:23-24). Molti vogliono così liberarsi di quei comandamenti divini che hanno lo scopo di mantenere un ordine morale e sociale. Di conseguenza, molte vite sono rovinate dalla sofferenza e dal disgusto.
La nostra società calpesta i principi divini, ma gl’insegnamenti della Parola di Dio sono chiari ed immutabili, e il credente ha il dovere di conformarvi la propria vita. Tutti corriamo il pericolo di abituarci alla generalizzazione della pratica del divorzio, riconosciuto come legale dai regolamenti degli uomini, ma condannato dal Signore che dichiara: «Quello che Dio ha unito, l’uomo non lo separi» (Matteo 19:6).
Oltre al peccato dell’adulterio, distruttore dei legami del matrimonio, c’è un’altra insidia che riguarda in particolare i giovani: il diffondersi della convivenza senza vincolo matrimoniale, che porta alla stessa conclusione: trasgressione e disubbidienza a Dio. Il compimento della sessualità permessa da Dio può esprimersi solo nel matrimonio, e la Sacra Scrittura definisce come peccato di fornicazione tutte le relazioni extraconiugali, dalle quali bisogna astenersi: «Fuggite la fornicazione…» (1 Corinzi 6:18).
Ogni credente è esortato ad ubbidire alla Parola di Dio e a glorificare il Signore nel proprio corpo, che è «il tempio dello Spirito Santo» (1 Corinzi 6:19).