Ricco in misericordia – gli attributi di Dio

La misericordia di Dio

Per l’esame di questo soggetto raccomandiamo la lettura dei seguenti passi: Efesini 2:4; Tito 3:4-5; 1 Pietro 1:3; Luca 10:25-37.

La parola misericordia trasmette sentimenti di pietà, compassione, simpatia e affezione. Il termine nell’Antico Testamento è talvolta tradotto con benignità.

La misericordia di Dio è una conseguenza del Suo amore, come anche la Sua grazia. La grazia si rivela verso dei colpevoli: è l’amore che si manifesta in favore di coloro che, meritando solo il giudizio e la condanna, non sono degni di essere amati. La misericordia si esercita verso degli esseri miserabili che ispirano pietà e compassione.

  • Parallelo tra grazia e misericordia.

La grazia sottolinea il soccorso per qualcuno che non lo merita, mentre la misericordia sollievo per chi è in misero stato. La grazia descrive l’attitudine verso chi è colpevole e ribelle, mentre la misericordia dirige la sua attitudine verso chi è nella distretta.

Il peccato da una parte ci rende colpevoli, d’altra parte è causa della nostra miseria. La misericordia ha origine nel cuore di Dio. Ci ama così tanto e ha così tanto a cuore ed è così dispiaciuto del nostro stato di miseria, che in grazia ha mandato il Suo Unico Figlio a morire al nostro posto. È grazie all’opera di Cristo che Dio può farci misericordia, cioè intervenendo per risollevarci dal misero stato nel quale eravamo non esercitando il giudizio e usare grazia togliendo la colpa e arricchendoci di ogni benedizione spirituale.

Dio ha visto lo stato in cui giacevamo, uno stato che ci viene dipinto in Efesini 2:1-3, ed è quando noi eravamo moralmente morti, e di conseguenza incapaci di uscire da questa condizione miserabile, che Lui ha avuto compassione di noi perché Lui è “ricco in misericordia” (v.4). Nel momento da Lui stabilito “la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati” (Tito 3:4) ed è allora che ci salva non “in virtù di opere” (Efesini 2:9), “non per opere giuste da noi compiute” ma “per la Sua misericordia” (Tito 3:5). Il motivo che Lo ha portato a compiere l’opera della nostra salvezza è nel Suo cuore: è la misericordia infinita, questo sentimento di profonda compassione nei confronti di esseri miserabili senza forza e perduti. È il “grande amore con cui ci ha amati” (Efesini 2:4), benché ne fossimo indegni poiché “un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda” (Tito 3:3). Sette caratteri, una pienezza del male! È verso tali persone che la Sua bontà ed il Suo amore si sono manifestati nel dono del Suo Figliolo. Si, Lui è “ricco in misericordia”. Pietro ci insegna anche che “il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo” ci ha fatti rinascere “nella sua grande misericordia” (1 Pietro 1:3).

In generale si può dire che quando Dio guarda qualcuno che soffre, Egli prova amore, tenerezza e benignità verso coloro che sono bisognosi ed interviene in grazia donando il perdono e tutte le altre benedizioni invece di punire.

Quando leggiamo che Dio è pietoso o che ha misericordia, possiamo comprendere che è compenetrato dal nostro stato.

La misericordia di Dio che è stata manifestata verso di noi quando eravamo ancora peccatori, per salvarci, ci rigenera ed è ancora in attività nel nostro cammino su questa terra.  Nelle circostanze della nostra vita, nelle difficoltà apprendiamo a conoscere Dio come “il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione”. Questa misericordia che è esercitata verso di noi quando eravamo ancora peccatori, per salvarci, ci rigenera ed è ancora in attività nel nostro pellegrinaggio. Il nostro tenero Padre vede la sofferenza e la miseria dei Suoi cari figli e li circonda di divine compassioni! “Padre misericordioso …

Un altro carattere di questa perfezione di Dio è questo: la misericordia però non si ferma a sentimenti di tenerezza. Agisce per rialzare il misero dallo stato in cui si trova.

 

  • Aspetti della compassione/misericordia

Prendiamo l’esempio di nei Dio nei confronti del popolo di Israele, schiavo in Egitto: (Esodo 3:7-8)

Un piccolo schema per comprendere meglio:
Visione Ho visto, ho visto l’afflizione del mio popolo che è in Egitto …
Compenetrazione e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori …
Immedesimazione infatti conoscono i suoi affanni …
Azione sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso in un paese dove scorre il latte e il miele

 

  • Collegato alla caratteristica di misericordia vi è il fatto che Dio è lento all’ira.

I due aspetti si trovano legati insieme in diversi passi.

Es. Esodo 34:6; Neemia 9:17; Salmo 86:15; Salmo 145:8; Gioele 2:13

Che cosa vuol dire? Dio non esercita in maniera immediata il giudizio. Dio è paziente In questo modo dà all’uomo opportunità di ravvedersi. “Così se oggi voi vi ribellate al SIGNORE, domani egli si adirerà contro tutta la comunità di Israele” (Giosuè 22:18). Se questa caratteristica esprime il concetto di posporre il giudizio ed è collegato alla pazienza di Dio, vuol dire che un giorno Dio darà corso alla Sua ira.

 

  • Importanza per chi non crede: Il giudizio arriverà

Ricordiamoci che se Dio usa misericordia lo fa in Cristo e quindi, chi Lo rifiuta, è sotto il giudizio. Per questo ha usato pazienza verso i peccati commessi in passato (Romani 3:25).

Possiamo dire che questo carattere sia stato manifestato perfettamente dalla persona del Signore Gesù quando era su questa terra. Quante volte è ripetuto che vedendo qualcuno ne ha avuto compassione

Vedendo le folle ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore” (Marco 9:36)

Di fronte ad una vedova che aveva perso il suo unico figlio è detto: “Il Signore, vedutala ebbe pietà di lei e le disse e le disse: “Non piangere!” (Luca 7:13).

Quante persone incontrando il Signore Gesù mentre era su questa terra hanno detto: “Abbi pietà di me” e Lui ha mostrato tutta la Sua tenera compassione.

Nella parabola del buon Samaritano abbiamo una bella esemplificazione dello stesso meccanismo. Passando accanto all’uomo che si era imbattuto nei briganti il Samaritano “lo vide e ne ebbe pietà”.  Poi dai sentimenti si passa all’azione. Si avvicina e:

– fascia le piaghe versandovi sopra olio e vino
– mette l’uomo sulla propria cavalcatura
– lo conduce a una locanda
– si prende cura di lui per il presente paga due denari all’oste e si impegna per il futuro tutto ciò che spenderai di più te lo rimborserò al mio ritorno.

È importante notare che il Signore Gesù in questa occasione ha detto al dottore della legge ce lo aveva interrogato: “va e fa anche tu la stessa cosa”. Queste parole non sono anche per ciascuno di noi? “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” (Luca 6:36). Che misura: “siate … come vostro Padre”. È meditando su tutta l’estensione della misericordia divina verso noi, considerando quanto ne abbiamo bisogno ogni giorno, che potremo usare misericordia verso i nostri fratelli realizzando l’esortazione: “Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia” (Colossesi 3:12). Nella parabola raccontata dal Signore in Matteo 18, un servo che aveva un grande debito nei confronti del suo Signore, aveva chiesto una dilazione. Il padrone, “mosso a compassione”, gli aveva rimesso il suo grande debito. Lui invece non ha usato la stessa misericordia ricevuta nei confronti di un suo conservo che gli doveva solo cento denari. È detto “uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: “Paga quello che devi!” (Matteo 18:27-28). Noi siamo, molto spesso, animati di sentimenti simili mentre dovremo, al contrario, imitare Mefiboset che si ricorda di tutta la misericordia che Davide aveva usato a suo riguardo, usandola, a sua volta, verso il suo servo Siba (cfr 2 Samuele 9 e 19:24-30).

  • Un aspetto della misericordia

Nella lettera agli Ebrei il Signore Gesù ci è presentato come uomo glorificato nel cielo, che al presente svolge la funzione di Sommo Sacerdote. Questo ufficio è svolto perfettamente, perché è stato uomo. Che simpatia perfetta quella del “grande sommo sacerdote … Gesù il figlio di Dio” e Uomo allo stesso tempo perché è Colui che è stato “simile ai suoi fratelli” (2:17). Egli è stato quaggiù e come uomo perfetto ha sentito tutte le sofferenze e le difficoltà del cammino in un mondo contaminato dal peccato e opposto a Dio e questo allo scopo di “essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote”. Misericordioso! Egli vede la sofferenza di colui che piange, la comprende e mosso a compassione come ai giorni della Sua carne simpatizza e consola. Al cuore infranto, Egli porta pace e consolazione. Inoltre, per rispondere ai nostri bisogni così numerosi c’è il “trono della grazia” (Ebrei 4:16). Non dobbiamo assediarlo ma possiamo sempre avvicinarci “con piena fiducia” perché il nostro Dio è “un aiuto sempre pronto nelle difficoltà” (Salmo 46:1). “Al momento opportuno” saremo liberati. Dio lo ha promesso! Ma questo momento scelto da Lui nella Sua saggezza quando sarà? Sarà forse dopo molto tempo e la nostra pazienza e la nostra fede saranno messe alla prova. Ma non accadrà niente dal momento in cui essendoci avvicinati, abbiamo deposto là il nostro fardello? C’è già, per il cuore, la gioia di questo pensiero: Colui che vuole occuparsi di noi è un Dio misericordioso. “… Per ottenere misericordia”, che pace porta nei nostri cuori questo poter contare sulla grazia e sulla misericordia di un Dio potente e fedele!

Al termine di questo cammino il Signore tornerà per introdurci nella casa del Padre ed anche questo sarà un atto di misericordia: “aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo, a vita eterna” (Giuda 21).

In attesa di questo momento il Signore ci chiede di rendere testimonianza alla misericordia di cui siamo stati oggetto e a mostrare i caratteri di misericordia del nostro padre celeste Che possiamo meditare più a lungo su tutta l’estensione, la profondità e la ricchezza della misericordia divina per poter meglio rispondere al desiderio del Signore espresso in queste poche parole:

Racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te” (Marco 5:19)
Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” (Luca 6:36).

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