Articolo tratto dal mensile IL MESSAGGERO CRISTIANO del 04-2016
di Alfredo Apicella
I Tessalonicesi, quando vennero evangelizzati, accettarono “la parola della predicazione non come parola d’uomini, ma quale essa è veramente, come parola di Dio” (1 Tessalonicesi 2:13). Il messaggio era forte, trasmesso “con potenza, con lo Spirito Santo e con piena convinzione” (1:5). Era una parola vivente che avrebbe trasformato le loro vite. La loro conversione fu esemplare: il passaggio “dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero” fu talmente radicale che la fama della loro fede in Dio si sparse in ogni luogo, superando i confini della Macedonia e dell’Acaia.
Non si può dubitare di ciò che Dio dice. Non si può pensare di essere ingannati. “Dio non è un uomo per mentire” (Numeri 23:19). La Parola di Dio va ricevuta con totale fiducia, con sacro rispetto e con umiltà. Non la si può trattare alla leggera. “Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla” (Deuteronomio 4:2). Chi aggiunge qualcosa sarà trovato bugiardo (Proverbi 30:6). Guai a chi osa adulterarla o falsificarla (2 Corinzi 2:17, 4:2).
In ogni tempo, Dio ha cercato di farsi conoscere. Le Sue rivelazioni, prima trasmesse oralmente, sono poi state scritte da uomini di diverse culture e professioni, e in tempi diversi. Vi hanno messo del loro? Hanno scritto secondo i loro punti di vista, influenzati dalla cultura delle loro epoche e dalle usanze dei loro paesi? No. Gli scrittori hanno parlato “dalla parte di Dio perché sospinti dallo Spirito Santo” (2 Pietro 1:21).
Non è possibile che Dio non abbia vegliato sulla trasmissione dei Suoi pensieri. Non è possibile che non abbia impedito che le Sue rivelazioni scritte fossero alterate e che, col passare degli anni, diventassero discutibili e obsolete. Se non ci fosse stato, nel corso del tempo, l’intervento di Dio, la Bibbia, coi nemici accaniti che ha sempre avuto, sarebbe già scomparsa da tempo. Invece, è giunta fino a noi potremmo dire intatta. Vi sono, è vero, alcune varianti nelle diverse traduzioni, ma gli insegnamenti e le dottrine, e tutte le nozioni importanti hanno mantenuto la loro integrità.
La Bibbia è sicura. Ha scavalcato i secoli e, sebbene ricopiata decine di migliaia di volte e, sempre partendo dai testi originali, tradotta in migliaia di lingue, ha conservato intatto il messaggio di Dio. Ovviamente, l’interpretazione che si fa delle dottrine, dei principi spirituali e morali che enuncia e delle lezioni che impartisce, dev’essere corretta, tenendo conto del contesto in cui sono inseriti e dell’insegnamento generale di tutta la Parola. Non sono necessarie le lauree in teologia per comprendere i pensieri di Dio. Ci vuole umiltà e la guida dello Spirito Santo, senza la quale nessuna luce è possibile.
Oggi, purtroppo, anche in molte chiese che si definiscono evangeliche, il “relativismo” si sta diffondendo minando alla base i fondamenti delle Sacre Scritture. Studiosi della Bibbia, spesso senza la vera fede, basandosi su ragionamenti filosofici e teologici, credono di trovare nella Parola di Dio delle incongruenze e delle assurdità, e seminano dubbi e insicurezza.
Poiché negano l’esistenza di verità assolute, per loro la Bibbia non è “la Verità” ma, al massimo, contiene la verità. Non sarebbe dunque un punto di riferimento sicuro. Non sarebbe nemmeno del tutto affidabile. Molte pagine della Bibbia, essi dicono, non riflettono il pensiero di Dio ma quello di chi le ha scritte. Alcuni principi morali, condannati nella Parola in modo inequivocabile, non sarebbero più validi nella cultura di oggi; certe dottrine non più giustificabili, certe regole non più applicabili. La nostra società evoluta non ne ha più bisogno!
Il diavolo è molto astuto; non è riuscito, e non riuscirà mai, a far scomparire la Parola di Dio, ma non rinuncia al suo empio progetto di demolirla o almeno di svuotarla del suo messaggio salvifico e della potenza che ha sulle anime.
I credenti che seguono queste idee non sono più fondati su una roccia, ma sulle sabbie mobili della cultura umana. Non leggono più la Parola con la fiducia che merita perché in ogni sua parte si sollevano critiche e dubbi.
Eppure, la Parola è sicura. E’ vera in ogni sua parte. E’ assolutamente attuale. Non c’è niente da modificare, niente da respingere. Essa “opera efficacemente” in quelli che credono (1 Tessalonicesi 2:13). Oltre alla grazia di Dio in Gesù Cristo, ci fa conoscere le esigenze della Sua santità. Ci incoraggia, ci trasmette forza, ci conferma nella fede, ci fa crescere nell’amore e nella conoscenza del Signore.
Non seguiamo i falsi dottori. Non vergogniamoci se ci definiscono “fondamentalisti”. Se questo significa accettare gli insegnamenti della Bibbia come espressione della volontà di Dio e attenersi ad essi scrupolosamente, andiamone fieri! Non permettiamo a nessuno di portarci via quell’inestimabile tesoro che è la Rivelazione di Dio e di privarci delle sicurezze che ci trasmette, e della pace e della gioia che infonde nei nostri cuori.
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