“Isacco amava Esaù , perché la cacciagione era di suo gusto. Rebecca invece amava Giacobbe” (Genesi 25:28)
Isacco è un personaggio importante dell’Antico Testamento. E l’immagine del cristiano come “figlio” di Dio. Nella sua giovinezza lo possiamo vedere come una figura di Cristo (Gen. 22) e in una breve tappa della sua vita come il Signore nel suo carattere di sposo (Gen. 24).
Tuttavia, col passare del tempo, si manifesta in lui un rilassamento, ed è con sorpresa che leggiamo il versetto citato.
– 1. Come mai un uomo dalla maturità di Isacco può preferire uno dei suoi figli piuttosto che l’altro?
– 2. E come osa motivare questa preferenza con un argomento così materiale come quello della sua predilezione per la cacciagione?
– 3. Perché la Bibbia ci fa conoscere questi intrighi familiari e queste debolezze di personaggi eminenti?
Dio sa di che cosa siamo fatti; ”Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il Signore verso quelli che lo temono. Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siamo polvere” (Salmo 103:14,13). Egli sa di che cosa siamo capaci se la nostra volontà carnale guida le nostre scelte e le nostre azioni; e così vuole attirare la nostra attenzione su questi fatti. La preferenza di un figlio rispetto ad un altro è un difetto molto grave e molto frequente che può avere delle gravi e impensate conseguenze. La preferenza di Isacco per Esaù e di Rebecca per Giacobbe hanno dato inizo ad una lunga serie di imbrogli, di tradimenti, di odio, e di conflitti, che continuano ancora ai giorni nostri; infatti da Esaù discendono gli Edomiti, popolazioni delle nazioni arabe del Medio Oriente (Gen. 36: 8)!
Non possiamo continuare ad affermare che nella nostra famiglia una cosa simile non succede se i nostri figli insistono che invece ciò avviene e se ne fanno un problema. Forse non ce ne rendiamo conto, ma le lore accuse ci obbligano a riflettere seriamente e e chiedere l’aiuto al Signore per vederci chiaro.
E con i fratelli e le sorelle ” in Cristo” (Colossesi 1:2), come vanno le cose? Inimicizie, discordie, gelosie, ire, contese, divisioni, sette, invidie, sono tutte “opere della carne” (Galati 5:19-21), ed hanno spesso inizio da preferenze magari dovute a motivi di interesse, a simpatie personali, ad affinità di carattere, a legami di parentela,e che non tengono conto del vero valore di un credente, del suo amore per il Signore, del suo impegno nel servizio. La Parola del Signore ci mette in guardia e ci esorta in molti modi:
“Onorate tutti. Amate i fratelli” (1 Pietro 2:17).
“Quanto all’amore fraterno, siate pieni d’affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente” (Romani 12:10).
“Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi… Non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi?… Se avete riguardi personali, voi commettete un peccato” (Giacomo 2:1, 4, 9)
“Il mio amore è con tutti voi in Cristo Gesù”, dice Paolo. Imitiamolo, avendo “la medesima cura” gli uni per gli altri” (1 Cor. 16:24; 12:25).
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